Ucraina, Mosca: "Confini di prima non esistono più". Kiev: "Negoziati ad agosto"
Le truppe russe avanzano sempre di più in Ucraina e il capo negoziatore di Kiev fa sapere: "I colloqui con il Cremlino potrebbero riprendere tra due mesi, ma non prima di una nostra controffensiva"
"L'Ucraina che conoscevamo, all'interno di quei confini, non c'è più. E non lo sarà più. Questo è ovvio. Quei confini non ci sono più". Ad affermarlo oggi, nel 115esimo giorno di guerra tra Kiev e Mosca è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di un'intervista rilasciata a Sky News Arabia. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. Dall'altra parte c'è invece David Arahamiya, capo dei negoziatori ucraini con la Russia, che fa sapere: "Possibile ripresa dei negoziati a fine agosto".
Ucraina, Mosca: "Confini di prima non esistono più". Kiev: "Negoziati con la Russia ad agosto"
Mentre Mosca afferma che "i confini dell'Ucraina di prima non esistono più" dopo l'inizio dell'invasione russa nel Donbass, in diverse aree del Paese continuano gli scontri. In particolare al momento i russi starebbero colpendo le regioni di Donetsk e di Lugansk. In quest'ultimo, secondo il governatore, gli insediamenti dei militari ucraini sarebbero "sono sotto pesante fuoco russo". Il capo dell'amministrazione militare regionale di Poltava Dmytro Lunin oggi inoltre fa sapere che nella notte sarebbe stata colpita la raffineria di petrolio che si trova a Kremenchuk, a pochi chilometri Kiev. Al momento non sembrano esserci vittime né feriti gravi, nemmeno tra i militari.
Da Kiev arrivano notizie sui negoziati con Mosca, di fatto sospesi dal 29 marzo scorso. Gli ultimi colloqui tra le delegazioni dei due Paesi si erano svolti a Instanbul. Ai microfoni di Voice of America il capo dei negoziatori ucraini con la Russia, David Arahamiya, annuncia che l'Ucraina potrebbe riprenderli verso la fine del mese di agosto. In particolare dice: "Noi ucraini non vogliamo condividere i nostri piani con i russi, ma penso che (prima di riprendere i colloqui) condurremo una controffensiva in alcuni luoghi".