Ucraina e Russia, Erdogan vedrà Zelensky e Putin. Mosca: "Dialogo con Vaticano"
Il presidente turco Erdogan: "Impegno per corridoio su grano ucraino. La prossima settimana incontrerò Zelensky e Putin"
Lo scontro tra Ucraina e Russia sembra non avvicinarsi alla fine e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è pronto a recarsi in entrambi i Paesi per parlare rispettivamente con Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. L'obiettivo della visita? Creare un corridoio per l'esportazione del grano proveniente da Kiev. "C'è una guerra in corso tra Kiev e Mosca e sappiamo che i prodotti agricoli provengono in larga parte da questi Paesi", ha affermato. "Al momento non abbiamo problemi, con 5 milioni di tonnellate di grano nei nostri magazzini, ma vorremmo aumentare questi volumi", ha precisato Erdogan.
Ucraina e Russia, Erdogan pronto a vedere Zelensky e Putin la prossima settimana
Un vero corridoio per il grano che proviene dall'Ucraina: sarebbe questa l'idea del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riferisce l'agenzia russa Tass. Lo riprota Tgcom24. "Noi, come Turchia - ha annunciato il leader - "parteciperemo al lavoro, Ma non lo faremo solo per noi stessi, lo faremo anche per gli altri Paesi. Le trattative sono in corso e la prossima settimana discuteremo di quali passi si possono fare con il presidente ucraino Zelensky e quello russo Vladimir Putin".
E mentre il leader della Turchia Erdogan si fa ancora avanti per una mediazione tra Kiev e Mosca, il Cremlino dice di accogliere "con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina e sostiene un dialogo onesto su una serie di questioni". Lo ha detto oggi, lunedì 13 giugno 2022, ai microfoni di Ria Novosti il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov.
"La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la sua disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina", ha continuato. "Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina".