Il giallo del Piper pirata inseguito dai servizi segreti di mezza Europa

Un Piper "pirata" acquistato da tre "parlanti russo" in una città lituana vicino all'areoporto di Nida, ha sorvolato con trasponder spento i cieli di mezza Europa inseguito da forze militari di mezza Europa e poi abbandonato in Bulgaria

Se tinge di giallo una storia che coinvolge i servizi segreti e forze militari di mezza Europa: un Piper venduto in Lituania a tre uomini che parlavano russo, ha sorvolato senza autorizzazioni i cieli di Lituania, Polonia, Slovacchia e dell'Ungheria, della Serbia, Bulgaria e della Romania. Per un giorno intero, volando basso e tenendo rigorosamente il trasponder spento. I militari ungheresi che lo hanno inseguito non lo hanno accompagnato a terra e la Bulgaria non ha seguito il velivolo "perché non costituiva una minaccia"

Il giallo del Piper pirata: non hanno funzionato i sistemi anti intrusione

Come racconta il Corriere, l'aeroplano era un Piper Pa-23-250-Aztec registrato Lui Loo, sarebbe stato venduto in Lituania da un ignaro signore, Bronius Zaromskis, che aspettava da tempo un compratore per il suo vecchio bimotore tenuto fermo a Panevezys. Si tratta di una cittadina nell'entroterra lituano non troppo lontana dall'aeroporto di Nida che è vicino all' enclave russa di Kaliningrad, la città dove la Russia potrebbe posizionare i missili atomici.


Per vendere questo aeroplano non ha neanche chiesto i documenti perché gli interessava soltanto venderlo. I tre lo hanno pagato mediante una transazione effettuata da una società di comodo. La storia sarebbe stata raccontata alla tv locale lituana Lrt.

L'inseguimento del Piper "pirata"

Tre passeggeri s'ipotizza che fossero partiti dalla pista di Panevezys, in Lituania punto del decollo non ci sono ipotesi certe ma sicuramente la società di decollo lituana, la navigacija deve aver evidenziato la sua presenza benché non avesse ricevuto alcun piano di volo. La cosa grave è che pare non abbiano funzionato e sistemi antintrusione installati nella zona est Europea finché non è giunto in Slovacchia dove viene avvistato dalle forze ungheresi entro l'ora di pranzo. I due pirati alla guida del Piper riescono persino ad atterrare Hajdúszoboszló, senza permesso, quando poi finalmente arrivano le forze dell'ordine alle 17:30 l'aeroplanino decolla e alle 17:48 giunge nei cieli della Romania presso Oradea dove viene inseguito dai caccia ungheresi, che ancora non lo perdono di vista perché sono autorizzati a sorvolare i cieli rumeni.

Il bimotore è stato inseguito dalle forze armate statunitensi che hanno lasciato l'inseguimento agli f16 romeni alle 18:42 del giorno 8 giugno 2022.


Tuttavia anche i militari non hanno aiutato il bimotore accompagnandolo verso terra e dunque il bimotore riuscito a sfuggire all'inseguimento di jet militari. E già questo tinge la storia di giallo.

Alle 19:09 l'aeroplano è entrato già nei cieli della Serbia e poi solca quelli della Bulgaria, che lo nota ma non invia jet militari in quanto l'aeroplano, benché avesse il trasponder spento non costituiva una minaccia per il paese spiega il primo ministro bulgaro Zakov. Quando però il Piper atterra a Targovihte, vicino a Buhovtsi, nel nord-est della Bulgaria, i due occupanti si dileguano.

di Maria Melania Barone