Mariupol area resort? Il piano della Russia per ricostruire la città

Lo sostiene Denis Pushilin, capo dell'autoproclamta Repubblica indipendente di Donetsk secondo cui la città teatro di scontri fino a pochi giorni fa potrebbe trasformarsi in un'area turistica pronta ad accogliere gente da tutto il mondo

Cosa ne sarà di Mariupol dopo la conquista dei russi? La città portuale è stata sicuramente il teatro principale di questo conflitto, puntata da Putin sin dal primo giorno per la conquista, portata a termine dopo la resa dei soldati del battaglione Azov che hanno opposto resistenza fino all'ultimo. A proposito dello stabilimento, al suo posto potrebbe presto esserci un avveniristico parco tecnologico e una ridente area residenziale. Abbellita da strutture alberghiere. Chi lo sostiene? È Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata Repubblica indipendente di Donetsk.

Mariupol area resort, i russi ci pensano veramente

"La Russia è qui per sempre, e voi finalmente siete a casa. Adesso questo è territorio della nostra Repubblica. Nessuno ci toglierà più questo diritto. Abbiamo la forza, le opportunità, il supporto del Paese più grande e più bello del mondo, la Russia. L’idea è quella di trasformare Mariupol in una città-resort, cosa che non era stata possibile prima". Queste le parole di Pushilin durante Giorno della Vittoria. Un quadro che agli abitanti della città distrutta potrebbe sembrare surreale, ma che stando alle parole del filo-russo è nei progetti del Cremlino.

Mariupol farà invidia alla Crimea, con le sue coste. Naturalmente tutto verrà creato sul suolo teatro di scontri e nei quartieri irriconoscibili sfregiati dalle bombe. Presto potrebbero gettarsi le fondamenta degli hotel per i moscoviti della classe media, certo non gli oligarchi. La stessa acciaieria secondo Pushilin avrebbe portato "effetti negativi sull’ecologia della città stessa e delle acque costiere. Senza più l’Azovstal, ne faremo un grande resort", che tra i tanti vantaggi, porterà un sacco di posti di lavoro. 

Mariupol città resort? Russia deve fare i conti con problemi ambientali

Esagerazione? Forse. Resta il fatto che i russi devono fare i conti con l'aria poco salubre lasciata dai combattimenti se vogliono portare a termine i loro piani. Sgomberare il luogo e il mare dai possibili agenti che potrebbe ulteriormente danneggiare Mariupol è un compito che in realtà spetterebbe all'Occidente che ha armato l'Ucraina fino alle unghie. Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha dichiarato che nei sotterranei dell'acciaieria sono presenti "condutture che contengono decine di migliaia di tonnellate di acido solforico, che se dovessero riversarsi nel mar d’Azov ucciderebbero fauna e flora acquatiche per confluire poi nel Mar Nero e di qui nel Mediterraneo".