Putin incontra Guterres: "Senza Crimea e Donbass accordo impossibile": Lavrov: "Difficile negoziare con Kiev"
Il leader del Cremlino Vladimir Putin accoglie a Mosca il segretario generale delle Nazioni Unite e parla dei negoziati con Kiev, di Bucha e dei corridoi umanitari. Il ministro degli Esteri Lavrov: "Mosca è per la diplomazia, ma...."
Vladimir Putin accoglie a Mosca il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e afferma: "Senza la Crimea e il Donbass un accordo con l'Ucraina è impossibile". I colloqui di pace, però, "vanno avanti", assicura il leader russo. Per quanto riguarda invece il cosiddetto "massacro di Bucha", il Capo del Cremlino afferma: "Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione: l'esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto". Poi continua: "La Russia, in quanto uno dei paesi fondatori delle Nazioni Unite e membro permanente del Consiglio di sicurezza, ha sempre sostenuto questa organizzazione universale" che "è unica nel suo genere, non esiste un'altra organizzazione del genere nella comunità internazionale". Infine, sui corridoi umanitari, Putin dice a Guterres: "Gli ucraini ti hanno mentito quando ti hanno detto che i nostri non funzionano. Stanno funzionando secondo il nostro sistema".
Lavrov vede Guterres: "Mosca è per la diplomazia, ma è difficile negoziare con Kiev se continua l'invio di armi"
Anche ministro degli Esteri Russo Sergei Lavrov vede Antonio Guterres. "Mosca è per soluzione negoziata, ma è difficile negoziare con Kiev se continua l'invio di armi", sostiene. Poi racconta un retroscena sul presidente dell'Ucraina: "Volodmyr Zelensky - dice il ministro della Russia e collega di Vladimir Putin - si è rimangiato quello che aveva chiesto la settimana prima e questo ci rattrista: la parte ucraina - spiega - non è interessata ai negoziati".
"Se gli occidentali continueranno a consegnare armi difficilmente i negoziati avranno buoni esiti. Noi siamo pronti a riprenderli se qualcuno presenterà idee interessanti", spiega ancora Lavrov dopo l'incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il ministro degli Esteri russo ricorda ancora poi che Mosca "è senza dubbio pronta a collaborare con l'Onu per aiutare i civili in Ucraina". Della stessa idea sembra essere anche il leader del Cremlino Vladimir Putin, soprattutto per quanto riguarda i civili ucraini. Civili che - ribadiscono ancora una volta i vertici di Mosca - le truppe russe non sono assolutamente intenzionate a colpire. "L'obiettivo - dicono - sono le strutture militari e i soldati nemici".
Secondo il ministro Sergei Lavrov, "senza il diritto di veto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la stessa Onu andranno in tilt", continua, aggiungendo poi che esso "è uno dei pilastri portanti delle Nazioni Unite". Lo afferma sempre oggi, martedì 26 aprile 2022, rispondendo alla richiesta di commentare l'imminente votazione sulla bozza di risoluzione del Liechtenstein sul diritto di veto. E ancora: "Ciò non è pertinente e non influenzerà in alcun modo i negoziati in corso da molti anni sulla riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu", conclude infine Lavrov.