Francia, Macron vince ma non trionfa. E torna il terrore: omicidio in chiesa e attacco alla polizia
Presidente riconfermato, ma Le Pen fa numeri da record e ora si allea con Zemmour. Anche Mélenchon contro l'Eliseo. Intanto un prete e una suora accoltellati, mentre un'auto attacca la polizia
Il risultato è quello: Emmanuel Macron ha vinto le elezioni francesi e resta presidente per un secondo mandato. Attenzione però a farlo passare per un trionfo. Non rispetto a cinque anni fa Macron ha perso l'8% dei voti, ma ora si trova una Marine Le Pen che ha fatto segnare il record storico di preferenze al ballottaggio (quasi il 42%) e in vista delle elezioni parlamentari di giugno si prospetta una possibile batosta per il presidente che ha vinto soprattutto perché la maggioranza dei francesi ha deciso di non far vincere la destra sovranista di Le Pen.
Macron, quanti punti oscuri tra politica e sicurezza
Che poi non si tratta davvero della maggioranza dei francesi, visto che quasi il 30% degli elettori ha disertato le urne. Un segnale chiarissimo che se Le Pen non ha conquistato i francesi di certo nemmeno Macron può godere del vasto e totale sostegno popolare necessario per parlare di trionfo. Anche Jean-Luc Melenchon, candidato della sinistra radicale sconfitto al primo turno, ha subito attaccato Macron e promesso battaglia in vista delle elezioni di giugno e soprattutto per i prossimi cinque anni.
Chi non ha disertato, come spesso accade in Francia ormai da diversi anni, è la paura. Da Charlie Hebdo al Bataclan, da Nizza agli omicidi in chiesa, la scia del terrore è sempre stata presente almeno dal 2013. E proprio nel giorno della vittoria al ballottaggio di Macron la paura torna ancora, seppure in due contesti molto diversi. Ieri un prete e una suora sono stati aggrediti con un coltello nella chiesa di Saint-Pierre-d'Arene a Nizza, la città della Costa Azzurra teatro di un devastante attentato sul lungomare nell'estate del 2016.
Tutto è accaduto poco prima della messa, quando un individuo è entrato in chiesa e si è subito avvicinato al sacerdote Krzyzstof Rudzinski, 57 anni e di origine polacca, accoltellandolo più volte (una ventina secondo un giornalista di Le Point). Dopo di che ha aggredito la suora di 72 anni, che è rimasta leggermente ferita. Nessuno dei due è in pericolo di vita, per fortuna, ma la paura è tantissima. L'autore dell'aggressione ha urlato: "Bisogna uccidere Macron", prima di essere stato arrestato.
Le autorità escludono l'attentato e parlano di follia, rendendo noto che l'aggressore è stato ricoverato più volte per problemi mentali. Eppure il giovane di 31 anni non ha nessun precedente. E il sindaco della città, che ha parlato con lui, ha detto di averlo trovato "nonostante tutto abbastanza forte e lucido". Un episodio che fa venire alle memoria altri drammatici e recenti precedenti con uomini e donne di chiesa presi d'assalto in Francia.
Ma non è stato l'unico episodio di terrore nella notte di Macron. Proprio mentre il presidente parlava da Campo di Marte, alcuni agenti hanno sparato contro un veicolo a Parigi uccidendone i due occupanti. Secondo quanto ha riferito la polizia all'Afp, gli agenti hanno sparato nel centro di Parigi su un'auto che stava cercando di colpirli, uccidendo due persone. Il veicolo ha accelerato verso gli agenti che sono stati costretti ad aprire il fuoco. Una terza persona presente sull'auto sarebbe rimasta ferita, mentre un'indagine è stata avviata per "tentato omicidio volontario di persone incaricate dell'autorità pubblica".
Anche qui la memoria va ad altri precedenti attentati contro la polizia, in particolare negli Champs Elysées. Insomma, la giornata trionfale di Macron lo è solo per il risultato finale. Ma a livello politico e di sicurezza i punti oscuri restano molti.