Finlandia e Svezia nella Nato? Medvedev: "Installeremo armi nucleari nel Baltico"

Il vice presidente del consiglio di Sicurezza di Mosca Dmitry Medvedev: "Finora la Russia non ha preso queste misure e non era intenzionata a farlo"

Se la Finlandia e la Svezia entreranno nella Nato, il Cremlino prenderà delle misure drastiche nel Baltico e ad annunciarlo è direttamente l'ex presidente russo Dmitry Medvedev. "Non si potrà più parlare di status denuclearizzato per il Baltico, quindi l'equilibrio dovrà essere restaurato", ha dichiarato. Medvedev, che oggi è vice presidente del consiglio di Sicurezza di Mosca, ha precisato anche che "finora la Russia non ha preso queste misure e non era intenzionata a farlo". L'entrata di questi altri due Paesi nell'Alleanza potrebbe comportare- dicono gli esperti - un'azione di Mosca "volta a rafforzare i suoi confini occidentali".

Finlandia e Svezia nella Nato: la decisione entro giugno

Sanna Marin, premier della Finlandia, Paese che condivide con la Russia un confine lungo 1.300 chilometri, ieri, mercoledì 13 aprile 2022, ha presentato al Parlamento il "libro bianco" in cui si nota il "cambiamento della situazione di sicurezza dopo l'invasione russa dell'Ucraina". Cambiamento "che sarà la base per il dibattito al Parlamento e la decisione sull'adesione alla Nato", annuncia Marin. Come la Finlandia, anche la Svezia sembra essere intenzionata ad annunciare la decisione di aderire alla Nato prima del prossimo vertice dell'Alleanza Atlantica previsto a Madrid.

In Finlandia il sostegno all'adesione alla Nato "è aumentato in tutti i partiti", commenta il ministro della Difesa finlandese, Antti Kaikkonen, intervistato da Repubblica. "Come accaduto a molti finlandesi, l'invasione russa ha cambiato la nostra posizione. Per decenni il sostegno della Nato languiva intorno al 20%. Ora l'umore è cambiato, e tanto. Dopo Pasqua il Parlamento comincerà la discussione. E la decisione definitiva potrebbe arrivare per fine maggio", ha continuato.

"Dopo la discussione in Parlamento ci sarà bisogno del parere del governo e del presidente", ha aggiunto. "Ma penso che la richiesta di adesione possa arrivare anche prima dell'estate". Riguardo poi alla possibile reazione di Mosca Antti Kaikkonen afferma: "Penso che potremmo assistere a un periodo di incursioni ibride. Ma non voglio speculare. I russi hanno detto che reagiranno, in qualche modo. E penso che investiranno più forze militari in questa parte dell'Europa, sul fianco occidentale".

Secondo il ministro della Difesa della Finlandia è "possibile" che vi siano movimenti lungo il confine, "ma è presto per dirlo. Ad un certo punto, se la guerra con l'Ucraina finisse, la Russia potrebbe spostare truppe a Murmansk e in altre regioni vicino ai confini. Anche se va ricordato che in alcune aree ha già una presenza militare". E ancora: "Abbiamo mantenuto in forma il nostro esercito per decenni. Anche dopo la Guerra fredda, quando molti Paesi europei hanno tagliato le spese militari".

"Abbiamo un esercito forte: una capacità di combattimento di 280mila soldati cui si aggiungono 900mila riservisti. È uno dei maggiori eserciti europei. E l'anno scorso abbiamo comprato 64 jet F-35 e quest' anno abbiamo investito 2,9 miliardi in più sulla difesa. Abbiamo la volontà e la capacità di difenderci", conclude infine.