Giornalista russa, multata e rilasciata Marina Ovsyannikova: protestò contro la guerra ucraina
La giornalista russa Marina Ovsyannikova che aveva protestato in diretta televisiva contro la guerra in Ucraina è stata multata e rilasciata dal tribunale
È stata solamente multata e poi rilasciata la giornalista russa Marina Ovsyannikova: sua la protesta che aveva suscitato clamore in diretta televisiva nazionale contro la guerra in Ucraina. Aveva mostrato un cartello anti-militarista durante la trasmissione in diretta del telegiornale: "No alla guerra. Non credete alla propaganda. Qui vi stanno mentendo", si leggeva. La decisione del tribunale riguarda un video pubblicato su internet prima della protesta televisiva che l'ha resa celebre. Il caso giudiziario relativo a quest'ultimo fatto rimane ancora aperto.
La protesta della giornalista russa
In un messaggio rilasciato online la giornalista russa ha spiegato i motivi della protesta che sarebbe arrivata in serata: la società russa deve dire basta alla "guerra fratricida" innescata "da una sola persona, Vladimir Putin". La sua protesta ha poi destato l'attenzione di tutto il mondo. Non tanto per i contenuti, quanto per le modalità scelte: Marina Ovsyannikova aveva infatti interrotto la trasmissione del telegiornale più seguito del paese, in onda sul primo canale.
Le parole della giornalista
"Quello che sta accadendo ora in Ucraina è un crimine. E la Russia e’ l’aggressore. La responsabilità di questa aggressione è di una persona sola e questa persona è Vladimir Putin - queste le parole della giornalista in un messaggio rilasciato online - Mio padre è ucraino e mia madre è russa e non sono mai stati nemici". E ancora: "Purtroppo ho lavorato al Canale Uno negli ultimi anni, ho lavorato alla propaganda del Cremlino. E ora mi vergogno molto. Mi vergogno di aver permesso a queste bugie di essere pronunciate sugli schermi televisivi". Di tutt'altro avviso, comprensibilmente, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. In un incontro con i giornalisti ha definito la protesta della giornalista come "teppismo" televisivo. Sempre Peskov ha puntualizzato come l'informazione offerta dal telegiornale di Russia 1 sia impeccabile nel loro racconto della guerra.