Chi è Mario Teran Salazar, il soldato boliviano che uccise Che Guevara
Mario Teran Salazar, diventato famoso per aver ucciso Che Guevara, è deceduto all'età di 80 anni, ecco chi è, o meglio chi era...
Tutto quello che c'è da sapere su Mario Teran Salazar, il soldato boliviano che uccise Che Guevara, ecco chi è veramente, o meglio chi era. L'uomo si imbatté nel rivoluzionario argentino a nel 1967. Precisamente a La Higuera, un minuscolo villaggio boliviano di circa 15-20 case sito nel dipartimento di Santa Cruz, che sarebbe stato sconosciuto ai più se non fosse che fu la tomba di Che Guevara. Il rivoluzionario, guerrigliero, scrittore, politico e medico argentino spirò, ucciso appunto da Mario Teran Salazar il 9 ottobre 1967.
Chi è Mario Teran Salazar, il soldato che uccise Che Guevara
Mario Teran Salazar è morto a Paz in data 11 marzo 2022, alla veneranda età di 80 anni. Il sergente che ha sempre dichiarato di avere ucciso il famoso guerrigliero argentino se ne è andato in un letto bianco a Santa Cruz de la Sierra nell'est della Bolivia, circondato dai suoi cari. La notizia ha subito fatto il giro del mondo. Con Mario Teran Salazar, infatti, se ne va un pezzo di storia del '900, se ne va uno dei pochi uomini che sapeva la verità sulla fine di Che Guevara.
Alla agenzia France Press, il figlio di Mario Teran Salazar ha raccontato com'è veramente morto il padre. Si è spento di "cancro alla prostata", ha fatto sapere il figlio. La notizia però è stata data dal collega di Salazar, Gary Prado, il militare che catturò 54 anni fa nella giungla boliviana il "Che", altro protagonista della vicenda. "Era malato e non c'era niente da fare", ha rivelato. "La famiglia e i compagni delle Forze armate mi hanno avvisato perché era stato ricoverato all'ospedale militare". A suo modo, infatti, Mario Teran Salazar era una vera e propria celebrità nel suo Paese.
Tutto andò in scena l'8 ottobre del 1967, quando l'esercito boliviano arrestò Guevara con l'aiuto di due agenti cubano-americani della Cia. Il rivoluzionario era stremato, dopo giorni e giorni passati nella giungla. Inoltre gli erano rimasti solo una manciata di uomini, in quanto molti dei suoi fedelissimi erano stati decimati da fame e malattie nelle montagne boliviane. Inoltre il "Che" era già gravemente ferito, a seguito di uno scontro a fuoco contro i soldati che lo stavano inseguendo. Il giorno successivo alla cattura fu fucilato proprio da Teran Salazar nel villaggio di La Higuera, con l'approvazione del presidente boliviano René Barrientos, anche lui tra l'altro convinto comunista. Un racconto che Mario Teran Salazar ha ripetuto tante volte, in famiglia e ai media. "Questo è il momento peggiore della mia vita. Ho visto il Che alto, molto alto, enorme. I suoi occhi brillavano luminosi. Stai calmo, mi ha detto, e mira bene! Stai per uccidere un uomo! Poi ho fatto un passo indietro, verso la porta, ho chiuso gli occhi e ho sparato".