Ucraina, Zelensky apre al compromesso su Crimea e Donbass: "Pronto al dialogo, non alla capitolazione"
In corso la tregua nelle città di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Mariupol e Sumy. Proprio in quest'ultima nella notte è avvenuto un attacco aereo che ha causato dieci morti
Dopo tredici giorni di guerra si aprono i primi spiragli di diplomazia tra Ucraina e Russia. Il presidente Zelensky ha infatti avanzato l'ipotesi di un compromesso per risolvere la questione della Crimea e delle repubbliche separatiste del Donbass. "Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere", ha dichiarato Zelensky in un'intervista alla Abc, sottolineando: "Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione". Intanto l'ex presidente filorusso Viktor Yanukovich lancia un appello al suo successore per un immediato cessate il fuoco: "Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l'eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all'ultimo ucraino".
Ucraina, Mosca annuncia tregua per evacuare i civili
Alle 8 del mattino (ora italiana) è iniziata la tregua di Mosca al fine di consentire l'evacuazione dei civili. Il temporaneo cessate il fuoco è previsto nelle città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol e arriva dopo la conclusione del terzo round di negoziati tenutosi in Bielorussia nel pomeriggio di lunedì. Pomo della discordia dei colloqui sono stati proprio i precedenti tentativi di aprire dei corridoi umanitari, per i quali Mosca e Kiev si sono scambiati reciproche accuse di averne causato il fallimento. Nella notte è stato tuttavia registrato un nuovo bombardamento sulla città di Sumy, che secondo il capo dell'amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, avrebbe causato almeno una decina di morti tra cui alcuni bambini.
Non mancano poi incursioni anche nelle altre principali città dell'Ucraina. Nella notte sono state registrate forti esplosioni a Odessa, la metropoli sul Mar Nero che da giorni è nel mirino delle forze russe per la sua posizione strategia lungo il corridoio che dal Donbas va alla Transnistria. Se Mosca dovesse riuscire a conquistarla potrebbe tagliare completamente un importante sbocco sul mare per Kiev. Nel frattempo l'esercito russo continua ad accumulare truppe nei dintorni della capitale, in attesa del momento giusto per poter sferrare l'attacco finale.
E a Kiev continua a essere presente anche il presidente Volodymyr Zelensky, che nella serata di lunedì ha pubblicano un nuovo video dove afferma: "Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra". Nel filmato, Zelensky ha inoltre accusato i russi di utilizzare "tattiche medievali" per punire la popolazione ucraina.
Ucciso un generale russo a Kharkiv
Continuano poi gli scontri nella città di Kharkiv, dove nella notte è stato bombardato un impianto di ricerca che produce radioisotopi per la medicina nucleare. Un attacco che ha generato notevole preoccupazione, soprattutto dopo il precedente incendio alla centrale atomica di Zaporizhzhya. Il segretario generale dell'AIEA, Rafael Grossi, ha tuttavia precisato che non sono state riscontrate al momento fughe di materiale radioattivo. Sempre nel corso dei combattimenti di Kharkiv sarebbe rimasto ucciso il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41esima, decorato per le operazioni nella seconda guerra cecena, in Siria e in Crimea nel 2014. In caso di conferma della notizia sarebbe il secondo generale russo ucciso dagli ucraini nel giro di una settimana.