Guerra Ucraina, ora tocca a Taiwan? Perché non è detto che la Cina imiti la Russia

Dopo l'invasione di Vladimir Putin in molti sostengono che il prossimo a muoversi sarà Xi Jinping su Taiwan. In realtà, però, le due situazioni sono molto diverse. Ecco perché

Quindi dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ci si può aspettare l'invasione di Taiwan da parte della Cina? In molti pensano di sì, ritenendo che già domani mattina le navi dell'Esercito popolare di liberazione possano salpare in direzione di Formosa per operare quella che Pechino chiama "riunificazione". La realtà, però, è un po' più complicata di come appare a un primo sguardo. Certo, se gli Stati Uniti e l'occidente si mostreranno deboli nel fronteggiare l'avanzata russa in Ucraina la Cina potrà trarre ispirazione e qualche insegnamento, mentre minimizza l'invasione

Taiwan e Ucraina: pochi punti in comune e tante differenze

Ma attenzione alle equazioni affrettate. Le due situazioni sono diverse da tutte le prospettive. Partiamo proprio da quella cinese. Come ribadito più volte in questi giorni da media di stato e funzionari cinesi, secondo la narrativa di Pechino "Taiwan di sicuro non è l'Ucraina. Taiwan è sempre stata una parte inalienabile del territorio cinese. Questo è un fatto storico e giuridico indiscutibile. Il principio di una sola Cina è una norma universalmente riconosciuta che regola le relazioni internazionali. La pace della regione di Taiwan dipende dallo sviluppo pacifico delle relazioni tra le due sponde dello Stretto, piuttosto che dalla vendita di armi e dal sostegno militare alle forze straniere", ha dichiarato per esempio la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying.

Pechino ci tiene a rimarcare la differenza con la situazione ucraina: "È risaputo che la questione di Taiwan è stata causata da una guerra civile, e c'è un confronto politico tra le due parti dello stretto di Taiwan a causa di quella guerra civile. Tuttavia, la sovranità e il territorio della Cina non sono mai stati divisi e non possono essere divisi. Questo è lo status quo della questione di Taiwan", ha detto ancora Hua. Una versione che si può leggere su diversi articoli della stampa cinese in questi giorni.

La Cina sta cercando semmai di arrivare al suo obiettivo della riunificazione attraverso l'intimidazione e i mezzi economici, non quelli militari, almeno per ora. Questo anche per la seconda grande differenza tra Taiwan e Ucraina, che rientra nella prospettiva strategica. L'Ucraina, con il suo confine terrestre con la Russia e la Bielorussia, è più vulnerabile alle forze di terra russe di quanto Taiwan, con il suo fossato di 100 miglia, lo sia all'Esercito Popolare di Liberazione. Molto di più. 

I legami economici tra Usa e Taiwan

Seconda prospettiva, quella statunitense. Per gli Usa, Taiwan conta infinitamente di più dell'Ucraina. Per diversi motivi. Il primo per i rapporti commerciali, infinitamente più sviluppati tra Washington e Taipei che non tra Washington e Kiev. A partire dal fondamentale ruolo che Taiwan ha nell'industria dei semiconduttori, i microchip alla base praticamente di qualsiasi prodotto del mondo moderno. Non a caso gli Usa hanno cercato di bloccare le esportazioni dei semiconduttori verso la Cina. Senza riuscirci del tutto, almeno per ora.

Senza dimenticare che per gli Usa la priorità strategica ora si chiama proprio Asia-Pacifico e il rivale numero uno è stato identificato nella Cina. Forse anche per questo la Russia di Putin si è mossa in questo momento, cogliendo la distrazione del nemico che sta riposizionandosi in massa verso Oriente per contenere l'ascesa cinese. Anche per questo Biden aveva mollato l'Afghanistan nelle mani dei talebani.

Questo significa che la Cina non invaderà mai Taiwan? No, ma significa che le comparazioni tra Kiev e Taipei sono quantomeno azzardate, spesso erronee. Se Pechino deciderà di invadere lo farà o lo avrebbe fatto a prescindere da quanto accade in Ucraina. Ma prima tenterà in tutti i modi di arrivare a una soluzione pacifica. E la vicenda ucraina, questo sì, può funzionare indirettamente come intimidazione psicologica.