Ucraina, il Consiglio di sicurezza Onu lancia appello alla moderazione
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla crisi Russia-Ucraina ha lanciato un appello alla "moderazione" sulla crisi Russia-Ucraina. Nella notte la casa Bianca aveva definito falso il ritiro delle truppe di Mosca dal confine
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla crisi Russia-Ucraina vede la presenza a sorpresa anche del segretario di stato Usa Antony Blinken, inizialmente non previsto. Nel corso della riunione, il sottosegretario agli affari politici Rosemary Di Carlo ha dichiarato: "Non possiamo permetterci di fallire" aggiungendo "con preoccupazione la notizia di nuove violazioni del cessate il fuoco. Se verificati" questi bombardamenti "non si deve permettere che si intensifichino ulteriormente". "Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione in questo momento delicato e di astenersi da qualsiasi azione unilaterale che vada contro la lettera e lo spirito degli accordi di Minsk, o pregiudichi la loro attuazione provocando ulteriori tensioni", ha ribadito il sottosegretario generale agli affari politici dell'Onu.
Ucraina, l'appello del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Un attacco russo in Ucraina è possibile "nei prossimi giorni": lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che il rischio di un'invasione russa dell'Ucraina è "molto elevato". "Abbiamo ragione di credere" che la Russia stia preparando un'operazione sotto "falsa bandiera" in Ucraina: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando con i giornalisti. Joe Biden non prevede di chiamare nuovamente Vladimir Putin. Lo ha detto lui stesso parlando con i reporter nel pieno della crisi ucraina.
"Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti". Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. "L'obiettivo - ha detto il premier - è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione". "Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli". "La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi non solo quello che viene definito Occidente". "Non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell'Alleanza", ha sottolineato.