Quarta dose, Israele fa dietrofront: "Non è chiaro se Omicron sia più letale di Delta"
Dietrofront di Israele sulla somministrazione della quarta dose per over 60 e personale sanitario. Gli esperti dicono che la letalità di Omicron non è ancora chiara
Dietrofront di Israele sulla quarta dose: non chiara la forza di Omicron, sospese somministrazioni per over 60 e personale sanitario. Il paese che da principio ha rappresentato una sorta di "laboratorio" per l'efficacia dei vaccini, ha dato lo stop al terzo richiamo. La decisione è stata presa dal Ministero della Sanità israeliano, come riferito dall'emittente Channel 13. Nachman Ash, direttore generale del Ministero, lo ha deciso dopo aver esaminato i dati giunti dalla Gran Bretagna. Secondo questi ultimi le complicazioni che il virus porterebbe nella sua attuale variante sarebbero meno gravi della Delta.
Il parere di Anthony Fauci negli Usa
La linea di Israele sembra condivisa anche dal massimo consigliere di Joe Biden negli Usa, Anthony Fauci: "È prematuro parlare di una quarta dose. Una delle cose che seguiremo con molta attenzione è quale sia la durata della protezione dopo la terza dose di un vaccino mRna". Ma preme specialmente su quest'ultimo punto, sottolineando l'importanza della terza dose: "A volte, quando le persone sentono la parola booster pensano che sia un lusso o un'aggiunta. Non lo è, è davvero una parte essenziale della protezione ottimale che desideri."
Le parole di Sileri in Italia
"Sia l’estensione della terza dose agli under 18 che la somministrazione di una eventuale quarta dose sono ipotesi da verificare alla luce dei numeri che emergeranno nelle prossime settimane sulla prevalenza della variante Omicron e sulla sua possibile minore aggressività, come sembrerebbe stando ad alcuni studi preliminari provenienti dal Sudafrica e dal Regno Unito". Conclude: "Se questa variante, come tutti ci auguriamo, dovesse portare a meno ricoveri e decessi dovremo anche capire se ciò avvenga perché è meno 'cattiva', o anche perché trova una popolazione con una solida base di vaccinazione. È necessario quindi, adesso più che mai, accelerare sia con le prime che con le terze dosi".