Green pass ridotto, l'Ue avverte l'Italia: "Durata di 9 mesi è vincolante"

La Commissione europea ha fatto presente "il periodo vincolante di 9 mesi" di validità del green pass per i viaggi nell’Ue

La Commissione europea ha ricordato al Governo italiano "il periodo vincolante di 9 mesi" di validità del green pass per i viaggi nell’Ue. "La Commissione Ue ha adottato norme relative al certificato digitale Covid, stabilendo un periodo vincolante di 9 mesi (precisamente 270 giorni) dei certificati di vaccinazione per i viaggi nell’Ue". Queste le parole di un portavoce della Commissione europea. "Un periodo di accettazione chiaro e uniforme per i certificati di vaccinazione garantirà che le misure di viaggio continuino a essere coordinate. Come richiesto dal Consiglio europeo a seguito dell’ultima riunione del 16 dicembre – chiarisce ancora il portavoce -. Le nuove regole garantiranno che le restrizioni si basino su prove scientifiche disponibili".

Green pass ridotto, Ue: "Durata di 9 mesi è vincolante"

"Il coordinamento continuo è essenziale per il funzionamento del mercato unico e darà chiarezza ai cittadini nell’esercizio del loro diritto alla libera circolazione". "Finora nell’Ue sono stati emessi 807 milioni di certificati", fa sapere poi l'Unione europea. "Le nuove regole per i viaggi all’interno dell’Unione armonizzano le diverse regole tra gli Stati membri". Bruxelles,, inoltre, tiene a chiarire che il "periodo di validità" del green pass "tiene conto delle indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, secondo cui le dosi di richiamo sono raccomandate al più tardi sei mesi dopo il completamento del primo ciclo di vaccinazione. Il certificato rimarrà valido per un periodo di tolleranza di ulteriori tre mesi oltre quei sei mesi". Questo "per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e che i cittadini abbiano accesso alle dosi di richiamo".

"La decisione è limitata ai viaggi anche se incoraggiamo gli Stati membri ad allinearsi anche sui certificati nazionali", chiarisce Bruxelles. "Gli Stati membri sono incoraggiati ad allinearsi per fornire certezza ai viaggiatori e ridurre i disagi". L'Ue, comunque, successivamente ci tiene a precisare che "non mette in discussione" le misure sui viaggi "annunciate da alcuni Stati membri" come l’Italia "in reazione alla diffusione della variante Omicron". La decisione sulla validità del certificato vaccinale è limitata ai viaggi". 

Questo malgrado "incoraggiamo gli Stati membri ad allinearsi anche sui certificati nazionali". La decisione, conclude la nota Ud, "non mette in discussione le risposte di emergenza d alcuni Stati membri alla diffusione della variante Omicron". In parole povere, il Governo dei migliori targato Mario Draghi potrà procedere con tutte le strette che vuole, costringendo gli italiani ad andare in giro in Europa con un green pass di quello di tutti gli altri cittadini europei.