Vaccino, Israele non somministrerà la quarta dose: contro Omicron ne bastano tre

Per il momento in Israele non partirà nessuna somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid: tre dosi offrirebbero sufficiente protezione

Almeno per ora in Israele non partirà nessuna campagna di somministrazione della quarta dose del vaccino, dopo che secondo gli studi più recenti sarebbero sufficienti tre dosi contro la variante Omicron. Stando a quanto riportato dai media locali lo avrebbe deciso la Commissione nazionale per il coronavirus, alla luce delle ultime ricerche. Nel frattempo nel paese continua la campagna vaccinale nei bambini tra i 6 e gli 11 anni, con molti genitori che tuttavia rimangono restii a far somministrare il vaccino ai propri figli.

Vaccino, Israele non somministrerà la quarta dose

Secondo gli esperti della Commissione nazionale contro il Covid, per contrastare la variante Omicron sarebbero più che sufficienti tre dosi di vaccino, mentre due sole dosi sembrano essere inadeguate. L'attenzione delle autorità nei confronti di Omicron resta comunque elevata, soprattutto dopo gli studi più recenti che hanno evidenziato un rischio di reinfezione fino a otto volte maggiore rispetto alle altre varianti. Al momento in Israele sono stati registrati finora 67 casi di variante Omicron, dei quali 44 in persone che erano tornate da viaggi all'estero in Sudafrica, Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Ungheria, Italia, Namibia e Turchia.

Proprio per questo motivo lo stato ebraico ha stilato una lista di cosiddetti "paesi rossi", nei quali gli israeliani non possono recarsi a meno di non ottenere un permesso speciale dalle autorità. Al ritorno dai suddetti paese inoltre, i viaggiatori sono costretti a mettersi in quarantena per almeno dieci giorni, anche se sono già stati vaccinati. A partire dal prossimo 15 dicembre nella lista verranno aggiunti anche la Danimarca e il Regno Unito, dove la variante Omicron potrebbe diventare prevalente entro la fine di questa settimana. Le autorità israeliane hanno dichiarato che altri paesi potrebbero essere inseriti nella lista.

Il premier Bennett sulle restrizioni nel paese

Nel frattempo, il primo ministro Naftali Bennett ha commentato le restrizioni attuate, annunciando come per la prima volta in sei mesi negli ultimi cinque giorni non si siano registrati nuovi decessi da Covid: "Due settimane fa, quando abbiamo deciso di inasprire le restrizioni per l'ingresso nel Paese, alcuni ci hanno accusato di esagerare. Ora tutti capiscono che non era vero, sappiamo già che Omicron è arrivata ed è in Israele, ma al momento, grazie alle nostre misure, i numeri sono ancora relativamente bassi". Nell'ultima settimana sono stati registrati nel paese circa 595 casi al giorno. Al momento le autorità starebbero valutando l'estensione del Green pass anche per i centri commerciali.