Fincantieri si prepara all'ingresso al Ftse MIB, il principale indice di piazza Affari; a rischio Hera e Diasorin

L'ingresso sarebbe per rafforza il settore difesa, la revisione trimestrale è prevista per fine dicembre; Hera e Diasorin detengono i titoli con il peso inferiore rispetto all'indice delle principali Blue chip in Borsa

Fincantieri si prepara a un ingresso, per la prima volta, al Ftse MIB, il principale indice di piazza Affari. La revisione trimestrale è prevista per fine dicembre. Con questo ingresso l'obiettivo è il rafforzamento dei titolo della difesa insieme alla sua compagna Leonardo. Infatti, si tratta di un settore strategico fondamentale, date le tensioni geopolitiche in corso.

Secondo vari studi, Fincantieri dovrebbe fare da sostituto a una tra Hera e Diasorin, che attualmente detengono i titoli con il peso inferiore rispetto all'indice delle principali Blue chip in Borsa.

Il Ftse Mib ha un aggiornamento trimestrale da parte di Ftse Russell, e prende in considerazione la capitalizzazione di mercato e la liquidità dei titoli. Lunedì 24 novembre si avrà la scadenza per i calcoli relativi alla revisione e il nuovo indice sarà effettivo quasi un mese dopo, il 22 dicembre.

Fincantieri non ha deluso le aspettative in questo 2025, registrando varie performance positive: balzo del 170% in Piazza Affari, la collaborazione con Norwegian Cruise Line Holdings Ltd per un nuovo ordine per la costruzione di una nave da crociera ultra-lusso destinata al brand Regent Seven Seas Cruises.e risultati dei 9 mesi più che positivi con ricavi a €6,7 miliardi (+20% rispetto allo stesso periodo 2024), nuovi ordini acquisiti pari a €16 mld (+88%). Viene anche confermata la guidance. 

Fincantieri, risultati 9M 2025 con ricavi a €6,7 mld (+20%), nuovi ordini acquisiti pari a €16 mld (+88%); confermata guidance

Fincantieri, firmato accordo per la gemella di "Seven Seas Prestige", navi da crociera extralusso in arrivo nel 2026 e nel 2033

Il titolo ha toccato il suo massimo storico lo scorso 9 ottobre andando a 26,92 euro, con una discesa poi a 18,7 euro, che rimane la quotazione attuale. Niente a che vedere con l'inizio dell'anno, dove si era al risultati di 6,9 euro per azione.

Per quanto riguarda il settore difesa, questo è uno dei più importanti degli ultimi anni, per via delle situazioni in Ucraina e a Gaza. Ciò ha portato a un incremento delle spese militari europee e anche una forte collaborazione con il settore tecnologico. La già citata Leonardo infatti ha visto un rendimento da inizio anno sopra il 90%.

Hera e Diasorin avrebbero un peso potenziale dell'indice delle blue chip rispettivamente a 0,5% e 0,2%, contro Fincantieri che si andrebbe a posizionare esattamente nel mezzo con uno 0,3%.

Hera, al momento, è la principale candidata a uscire dall'indice, ma nulla è ancora scritto, si deve infatti aspettare l'andamento delle prossime tre sedute di borsa. Un trader sottolinea che Diasorin sarebbe quella invece più a rischio, dati i suoi prezzi di borsa più bassi. Ultimo scenario possibile, ma meno probabile potrebbe essere l'uscita di Interpump dall'indice. La decisione finale spetta ovviamente a Ftse Russell, che applicherà i criteri ufficiali tenendo conto del numero di azioni e del flottante. Se, alla fine, Hera dovesse entrare nell'indice delle Midcap avrebbe un peso significativo intorno al 6,5% dell'indice.