Manovra 2026 da 18 mld€, da banche e assicurazioni 4,5 mld di contributi, taglio dell'Irpef (dal 35 al 33%) e proroga bonus edilizi
Il governo ha discusso il testo base della manovra per poter comunicare all’Ue il Dpb, rivelando quindi i temi ufficialmente inseriti all’interno della legge di bilancio
Nella serata del 14 ottobre il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha riferito al Consiglio dei ministri sul Documento programmatico di bilancio, il testo base della manovra finanziaria da inviare nella giornata di oggi, 15 ottobre, all’Unione europea. Sono stati quindi rivelati i principali interventi della finanziaria, anche se i dettagli dovranno essere definiti entro il 20 ottobre. Il governo continua intanto a trattare con le banche dopo l’ok dell’Abi al contributo straordinario e cerca di passare da 3 a 4,5 miliardi di aiuti da parte degli istituti di credito.
Manovra 2026 da 18 mld€, da banche e assicurazioni 4,5 mld di contributi
Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha riferito al Consiglio dei ministri sul Documento programmatico di bilancio, la relazione che il governo italiano deve inviare all’Unione europea entro oggi, 15 ottobre, per chiarire quali saranno gli interventi della manovra finanziaria.
Giorgetti ha aggiornato le cifre della finanziaria. Non più 16 miliardi come inizialmente previsto, ma 18: una leggera espansione degli interventi, ma comunque una manovra relativamente limitata rispetto a quelle degli anni precedenti.
Dal taglio dell'Irpef (dal 35 al 33%) alla proroga dei bonus edilizi
Il tema che prenderà più spazio e risorse sarà quello dei salari. Il governo intende procedere con l’abbassamento dell’IRPEF di due punti nello scaglione da 35.000 a 50.000 euro, portando l’aliquota dal 35% al 33%. Ci sarà anche un incentivo forte al rinnovo dei contratti (nei giorni scorsi era trapelata l’idea di un’IRPEF al 10% sugli aumenti) e 2 miliardi di euro per adeguare i salari al costo della vita.
Segue poi la questione fiscale. La rottamazione delle cartelle dovrebbe includere tutto il 2023 ma escludere le persone che non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi. Inoltre, è molto probabile che richiederà un acconto. Rinviate nuovamente la sugar tax e la plastic tax.
Per le imprese si prevede un investimento di 4 miliardi di euro in 3 anni con il ritorno del superammortamento, nella versione originale della cosiddetta Industria 4.0. Per le famiglie, invece, ci saranno 3,5 miliardi in 3 anni, che includeranno la rimodulazione del peso della prima casa nel calcolo dell’ISEE.
Saranno dedicati infine alla sanità circa 2,4 miliardi di euro, soprattutto per l’aggiornamento dei salari e per una nuova campagna di assunzioni che partirà dal personale infermieristico. Giorgetti ha inoltre accennato a un intervento sull’età pensionabile, per frenarne l’aumento previsto nel 2027. Questo però potrebbe dipendere dall’ultima questione ancora totalmente aperta, quella delle banche.
La questione delle banche
Nella giornata di ieri l’Associazione bancaria italiana (ABI) ha approvato una relazione che apre a un contributo straordinario alla manovra, simile a quello offerto l’anno scorso. Ciò significa che istituti di credito e assicurazioni contribuiranno, ma rifiuteranno ipotesi di tasse straordinarie.
Il governo ha comunque accolto questa notizia con favore. Dal Consiglio dei ministri è emersa un’ipotesi ancora più ottimista di quella maturata nella mattinata di ieri: non 3 miliardi di euro, ma 4,5, risorse importanti soprattutto per bloccare l’aumento dell’età pensionabile.