Francia, il rendimento del debito supera il 4,5% per la prima volta dal 2011: tassi alle stelle causa incertezza politica e stalli di bilancio
I titoli di Stato francesi finiscono nel mirino degli investitori internazionali: atteso per l'8 settembre il voto di fiducia
Incertezza politica e problemi di bilancio strutturali: questo il mix esplosivo a fronte del quale i titoli di Stato francesi sono finiti nel mirino degli investitori internazionali. In Francia, i tassi di interesse sul debito a 30 anni hanno superato oggi la soglia del 4,50%, per la prima volta dopo più di 10 anni, dal 2011 cioè, un periodo al tempo segnato dalla crisi del debito sovrano dell'Eurozona.
Francia, il rendimento del debito supera il 4,5% per la prima volta dal 2011: tassi alle stelle causa incertezza politica e stalli di bilancio
L'allarme è scattato in previsione del prossimo 8 settembre, quando cioè ci sarà il cruciale voto di fiducia al governo del primo ministro François Bayrou. È infatti il prossimo lunedì che la Francia sarà chiamata a esprimersi sul piano fiscale del primo ministro, che lo scorso 16 luglio aveva annunciato tagli di circa 44 miliardi di euro per risanare la spesa pubblica mentre, nell'altra sponda, Macron aumentava di 6,5 miliardi la spesa per l'acquisto di nuove armi. Oltre il danno la beffa, perché pur di far tornare i conti, l'austerità di Bayrou ha previsto l'abolizione del lunedì di Pasqua e dell'8 maggio, giorno della vittoria russa sul nazismo. Nonché il congelamento di aliquote fiscali, prestazioni sociali e pensioni di anzianità. Più recentemente, il 1° settembre, il premier ha dato il via ad una serie di colloqui con i partiti politici per arginare ed evitare il crollo del suo governo che però, nelle previsioni dei leader dell'opposizione, è comunque destinato a cadere. Un fallimento che, se dovesse concretizzarsi, vedrebbe Bayrou annunciare le sue dimissioni. Con le naturali ed immediate ripercussioni sui mercati, che potrebbero culminare con un possibile aumento della volatilità. Il timore diffuso è che l'esecutivo non riesca ad ottenere la maggioranza, favorendo così l'apertura di una nuova paralisi politica che comunque renderebbe "più difficile - come ha detto l'economista di Deutsche Bank Jim Reid - il varo di un bilancio di austerità" come quello proposto da Bayrou. Deficit francese da un lato, il rendimento del decennale si avvicina pericolosamente a quello italiano (3,59%).
La Presidente della Bce Christine Lagarde è intervenuta sulla situazione dei cugini d'Oltralpe, osservando che la Francia non si trova attualmente in una situazione tale da richiedere l'intervento del Fmi - il settore manifatturiero francese è cresciuto ad agosto per la prima volta da gennaio 2023 a 50,4 punti. Tuttavia, il rischio della caduta di un governo nella zona euro è certamente preoccupante. "L'Italia - ha continuato la Presidente - fa sforzi molto seri e probabilmente arriverà presto all'obiettivo del 3% di deficit. Quindi faremmo bene a ispirarci a questo". Il rendimento dei titoli di Stato francesi a 10 anni è salito al 3,53%, con lo spread con il Bund a 79 punti base, e quello del Btp 10 anni al 3,6%, il top dal 23 maggio - con il differenziale con la Germania a 89. Lo spread tra i governativi d’Oltralpe e quelli italiani è, quindi, a 7 punti base. 2 dunque sarebbero le possibilità davanti alla bocciatura del governo Bayrou: la nomina di un nuovo governo incaricato di approvare il bilancio (la via più probabile); nuove elezioni parlamentari anticipate; oppure le dimissioni di Macron. Macron che appunto aveva annunciato il virtuoso raddoppio del bilancio della difesa da oggi fino al 2027.