Mediobanca, la famiglia Doris aderisce all’Opas Mps: Finprog mantiene lo 0,96%; adesioni complessive al 41,38%
Mediobanca, Sara Doris conferma l’adesione tramite Finprog al rilancio di Rocca Salimbeni; con i Doris e i Tortora, il piano di Lovaglio per un gruppo diversificato ottiene nuovo sostegno
La famiglia Doris, storica azionista di Mediobanca, ha aderito all’Opas lanciata da Banca Mps. A differenza di altri componenti del patto di sindacato – come Gavio, Valsabbia Investimenti e Sereco dei Ferrero – che hanno scelto di vendere, la holding Finprog ha deciso di mantenere la propria partecipazione dello 0,96% in Mediobanca, pari a circa 8 milioni di azioni.
Il progetto di Lovaglio
La scelta si inserisce nel disegno del ceo di Mps, Luigi Lovaglio, che punta a dar vita a un gruppo bancario diversificato, attivo dal retail al corporate & investment banking, fino al private banking e credito al consumo.
«Abbiamo aderito come famiglia, tramite la cassaforte Finprog, alla luce dell’esito e del rilancio dell’ops», ha dichiarato Sara Doris, vicepresidente di Banca Mediolanum e figlia del fondatore Ennio Doris.
Adesioni in crescita
Con questa operazione, le adesioni complessive all’offerta sono salite al 41,38%, in aumento rispetto al 40,42% registrato il 4 settembre. Alla quota dei Doris si affianca quella della famiglia Tortora, che detiene circa l’1,1% di Mediobanca ed è tra i principali aderenti al patto.
Le attività di Finprog
Oltre al 23,1% di Banca Mediolanum, nella holding Finprog figurano partecipazioni in Mediobanca, nel family office Dfo Service, in quattro aziende agricole venete, in fondi di private equity, circa l’1% di Nextalia e in club deal come The Equity Club promosso da Mediobanca.
Nel luglio scorso, Banca Mediolanum aveva ceduto sul mercato una quota del 3,5% di Mediobanca a investitori istituzionali, realizzando circa 548 milioni di euro a un prezzo di 18,85 euro per azione.