Opas Mps su Mediobanca, adesioni superano la soglia minima del 35% e raggiungono il 38,5%; oggi il Cda di Piazzetta Cuccia

Superata la soglia minima del 35% grazie all’inserimento di una componente cash; CdA di Mediobanca verso una probabile conferma del no, titoli in calo a Piazza Affari

Monte dei Paschi di Siena ha superato la soglia minima del 35% prevista per il successo dell’Opas su Mediobanca. Al termine della giornata di mercoledì 3 settembre sono state conferite all’offerta 68.251.891 azioni Mediobanca, portando il totale delle adesioni a 313.252.717 titoli, pari al 38,52% del capitale sociale dell’istituto di Piazzetta Cuccia. È il risultato dell’accelerazione delle consegne di titoli da parte degli azionisti dopo il rilancio per cassa, pari a 0,90 centesimi, deciso da Mps martedì. La strada era stata aperta da Delfin (famiglia Del Vecchio), primo azionista di Mediobanca con il 19,9%, seguita poi dal gruppo Caltagirone (11%). 

Al 30% circa detenuto da Caltagirone e Delfin, si sono aggiunti nuovi pacchetti azionari: l’1,1% della PLT dei Tortora, il 2,2% di Edizione (holding della famiglia Benetton), l’1,98% dell’Enpam, il 2,52% dell’Enasarco e, con ogni probabilità, anche l’1,9% di Unicredit oppure quote riconducibili ad Amundi (1%), Tages (1%) o Anima (1%).

Tra le casse previdenziali, manca ancora l’adesione della Cassa Forense, che detiene circa l’1% del capitale attraverso il proprio portafoglio.

Il rilancio di Mps: introdotta una componente cash

Il risultato arriva all’indomani del rilancio da parte di Mps, che martedì aveva portato la partecipazione al 30,1%. L’operazione – che prevede uno scambio di 1,533 azioni Mps per ogni azione Mediobanca – è stata modificata con l’introduzione di una componente cash pari a 0,9 euro per azione. Il valore complessivo dell’offerta, che si concluderà l’8 settembre, è stimato in oltre 16 miliardi di euro, con una parte in contanti pari a circa 750 milioni. È prevista una riapertura dei termini a partire dal 16 settembre per un’ulteriore settimana.

Cda di Mediobanca atteso domani: possibile nuova bocciatura

Per oggi 4 settembre è attesa la riunione del Consiglio di amministrazione di Mediobanca per una nuova valutazione dell’offerta. In precedenza, il board dell’istituto aveva definito l’offerta “non congrua e inadeguata”, giudicandola ostile e priva di una logica industriale e finanziaria. Nonostante l’inserimento della componente in contanti e il riallineamento ai prezzi di mercato, una conferma della posizione contraria da parte del Cda appare probabile. Circolano indiscrezioni su presunte dimissioni imminenti di Alberto Nagel e su una trattativa in corso per una buonuscita a sei zeri, comprensiva dei bonus attesi a settembre. Tuttavia, secondo fonti vicine al dossier, si tratta di unafake news.

Reazione negativa del mercato: entrambe le banche in calo

A Piazza Affari entrambe le banche hanno chiuso in calo: Mps ha perso l’1,97% attestandosi a 7,48 euro, mentre Mediobanca ha ceduto l’1,99% chiudendo a 19,7 euro. Il premio implicito dell’offerta si attesta intorno allo 0,7%, segnale di una reazione prudente da parte del mercato.