Mediobanca, Nagel resiste e accusa i grandi soci di conflitto d'interessi; Mps pianifica il cambio nella governance
Alberto Nagel, AD di Mediobanca, ha smentito le indiscrezioni di mercato che ipotizzavano un possibile passo indietro, riaffermando il proprio impegno alla leadership dell'istituto; Luigi Lovaglio, CEO di Rocca Salimbeni, avrebbe già delineato il profilo del possibile nuovo Amministratore Delegato
Alberto Nagel, CEO di Mediobanca, conferma la sua permanenza alla guida dell'istituto, nonostante l’esito negativo dell’assemblea relativa all’OPS su Banca Generali. Intanto Mps pianifica il cambio nella governance.
L'AD ha smentito le indiscrezioni di mercato che ipotizzavano un possibile passo indietro, riaffermando il proprio impegno alla leadership di Mediobanca. La decisione mira a preservare la stabilità del titolo sul mercato e, soprattutto, a garantire continuità gestionale nell’attuazione del piano industriale, che prevede una progressiva espansione nel segmento del wealth management, considerato strategico per la crescita a lungo termine.
Le parole di Alberto Nagel
Alberto Nagel ha dichiarato: "Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un Wealth Manager di respiro internazionale"; riferendosi ad azionisti come Delfin, Edizione e Cassa Forense, presenti sia in Mediobanca sia in Generali, ha poi aggiunto: "Un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca; risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali".
Il CEO ha concluso affermando: "Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro Piano 'One Brand – One Culture' convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps".
L'OPS di Mps
Prosegue l’Offerta Pubblica di Scambio lanciata da Banca MPS, con scadenza prevista per l’8 settembre. Luigi Lovaglio, CEO di Rocca Salimbeni, ha già chiarito la propria posizione in merito alla futura governance post-operazione, escludendo un coinvolgimento di Alberto Nagel. "Mi pare chiaro che non sia interessato all’operazione", aveva dichiarato con fermezza alcune settimane fa.
Nel caso in cui l’OPS raggiungesse la soglia minima del 35% del capitale di Mediobanca, MPS procederà con la richiesta di revoca dell’attuale CdA dell’istituto milanese. Il closing dell’operazione è fissato al 15 settembre: considerando che per la convocazione dell’assemblea straordinaria sono necessari 40 giorni, il voto potrebbe tenersi non prima del 28 ottobre, data in linea con le assemblee annuali di Mediobanca dedicate all’approvazione del bilancio.
Il nuovo CEO
Lovaglio avrebbe già delineato il profilo del possibile nuovo CEO, definendolo come "una figura brillante, di respiro internazionale e capace di motivare l’attuale struttura manageriale".
Nel mercato finanziario circolano diverse ipotesi sui possibili profili destinati a ricoprire il ruolo: tra i candidati figurano Marco Morelli, attualmente Presidente Esecutivo di AXA Investment Managers - impegnato nell’execution del processo di integrazione con BNP Paribas -, e Mauro Micillo, Responsabile della divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda la presidenza, gli osservatori di mercato ipotizzano una possibile nomina di Vittorio Grilli, top banker di JP Morgan e consigliere di fiducia di Leonardo Del Vecchio; Fabrizio Palenzona, Presidente di Prelios ed ex Vicepresidente di Unicredit; e Nicola Maione, attualmente alla guida del CdA di MPS.