UniCredit, CdA preallertato per riunione straordinaria in attesa della decisione Consob sull’Ops lanciata su Banco BPM
Dopo la sentenza del Tar e i rilievi della Commissione Ue sul golden power, UniCredit valuta una proroga e attende indicazioni dall’autorità di vigilanza
Dopo i rilievi della Commissione europea sul golden power italiano applicato all’Ops di UniCredit su Banco BPM, l’operazione si trova ora in una fase di incertezza regolamentare. La scadenza dell’offerta è fissata per mercoledì 23 luglio, ma il calendario appare sempre più stretto in assenza di un nuovo Dpcm che sostituisca o integri il precedente, annullato in parte dal Tar lo scorso 12 luglio.
Dpcm assente, focus sulle risposte a Bruxelles
Al momento, non risulta all’ordine del giorno del Ministero dell’Economia la riscrittura del decreto. L’attenzione si concentra invece sulla preparazione della risposta da inviare alla Commissione europea nell’ambito della procedura aperta dalla Direzione Generale Concorrenza (DG Comp). In questo contesto, una nuova sospensione dell’offerta da parte della Consob potrebbe rappresentare per UniCredit una via per ottenere più tempo.
Verso una possibile nuova sospensione dell’offerta
La Consob può intervenire d’ufficio o su richiesta di una società, come accaduto a maggio con UniCredit. In previsione di possibili sviluppi, il consiglio di amministrazione di Piazza Gae Aulenti sarebbe stato preallertato per una riunione straordinaria tra oggi e domani. Dopo la pronuncia del Tar, la Consob avrebbe già iniziato l’analisi della documentazione utile a una nuova valutazione.
Le tempistiche: possibile proroga fino a settembre
In assenza di un nuovo Dpcm, UniCredit potrebbe aver bisogno di almeno 30 giorni aggiuntivi, prolungabili di ulteriori 15 giorni, arrivando potenzialmente al 3 settembre. Dopo la ricezione della lettera da Bruxelles, l’Italia ha 20 giorni lavorativi per rispondere, quindi fino all’11 agosto. A quel punto, la Commissione potrà prendersi un tempo discrezionale per una decisione esecutiva.
Dubbi sul valore giuridico della lettera europea
Vengono inoltre segnalati presunti errori metodologici, come l’equiparazione tra golden power italiano e diritto comunitario. Secondo questa lettura, la lettera non costituirebbe un presupposto valido ai sensi del Tuf per giustificare una nuova sospensione dell’offerta. Più probabile, invece, sarebbe una proroga discrezionale, soprattutto in presenza di un eventuale rilancio cash da parte di UniCredit.
Le dichiarazioni del ministro Giorgetti
Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dichiarando: «Alla lettera Ue risponderemo semplicemente riprendendo la sentenza del Tar, che ci soddisfa e riconosce il principio che la sicurezza economica è parte della sicurezza nazionale. Per garantirla rispetto alla Russia abbiamo adottato 18 pacchetti di sanzioni».