Borse, continua il calo dopo i dazi di Trump con Milano -7%, Londra -3,7%, Francoforte -2,5% e Parigi -2%, giù anche mercato asiatico con Tokyo -2,75%

Le Borse europee e asiatiche soffrono a causa dei nuovi dazi imposti da Donald Trump, con Milano in calo del 4,5%, mentre Wall Street perde oltre il 3%, in calo anche il petrolio, lieve rialzo per il gas; Trump punta su farmaci e semiconduttori

Le borse europee continuano a soffrire a causa dei dazi imposto da Donald Trump. A metà giornata Milano è maglia nera in Europa con il -7%. E poi Francoforte -2,5%, Londra -3,7% e Parigi -2%. Spread a +8,4% a 121.71 punti.

Wall Street peggiora ulteriormente, il Dow Jones perde il 3,72% a 40.652,03 punti, il Nasdaq cede il 5,05% a 16.713,74 punti e lo S&P 500 scende del 4,08% a 5.439,65 punti. I dazi imposti dagli Stati Uniti stanno facendo evaporare 2.000 miliardi di dollari di valore da Wall Street, con perdite pesanti per Apple (-274 miliardi di dollari), Amazon (-181,9 miliardi), Nvidia (-143,4 miliardi), Meta (-143,4 miliardi), Microsoft e Google (-69,1 miliardi ciascuna).

A sorpresa, gli ordini industriali tedeschi sono rimasti invariati a febbraio, contro una previsione di crescita del 3,5%. L’euro si stabilizza a 1,105 dollari dopo il dato. In Francia, la produzione industriale a febbraio è aumentata dello 0,7% su base mensile, superando le stime (+0,5%) e recuperando dal calo dello 0,5% del mese precedente (rivisto da -0,6%). In Spagna, invece, la produzione industriale è scesa dell'1,9% su base annuale, dopo il -1,2% di gennaio (rivisto da -1%), ma ha registrato una crescita mensile dello 0,7%.

Il prezzo del petrolio continua a scendere, influenzato dalle preoccupazioni legate ai dazi: il WTI con scadenza a maggio scende dello 0,93%, scambiato a 66,33 dollari al barile, mentre il Brent con scadenza a giugno perde lo 0,87%, fissandosi a 69,53 dollari al barile. Al contrario, il prezzo del gas registra un lieve rialzo: ad Amsterdam, le quotazioni salgono dello 0,6%, raggiungendo i 39,44 euro al megawattora.

Borsa di Mosca in forte rialzo, esclusa dai nuovi dazi Usa per le sanzioni in vigore

La Borsa di Mosca apre con un forte rialzo, guadagnando il 2,04% nei primi scambi, per poi stabilizzarsi su un +1,76% rispetto alla chiusura di ieri, secondo l'agenzia russa Tass. La Russia, insieme a Cuba, Bielorussia e Corea del Nord, è stata esclusa dalla lista dei Paesi colpiti dai nuovi dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump. La Casa Bianca ha spiegato che le sanzioni statunitensi imposte alla Russia per la guerra in Ucraina impediscono già qualsiasi scambio commerciale significativo con il Paese.

Cali per le borse asiatiche, Tokyo ai minimi da otto mesi

Anche le borse asiatiche sono in forte calo: Tokyo perde il 2,75%, ai minimi da otto mesi, Seul scende dello 0,86%, Mumbai dell'1%, Hanoi del 3,75% e Bangkok del 2,6%. Sul fronte dei cambi, lo yen tocca i massimi in sei mesi contro il dollaro, a 146,06. In arrivo dai Stati Uniti il dato sul tasso di disoccupazione.

La morsa dei dazi spinge il dollaro al ribasso, l'euro risale a 1,1083

Il dollaro continua a perdere terreno a causa delle preoccupazioni per la stabilità dell'economia globale, con l'entrata in vigore dei dazi imposti da Donald Trump. L'euro guadagna lo 0,2%, salendo a 1,1083 contro il biglietto verde. Anche lo yen si rafforza, raggiungendo i 146,30 sul dollaro, ai massimi in sei mesi, mentre anche la sterlina e il franco svizzero registrano guadagni.

Trump conferma i dazi e punta su farmaci e semiconduttori

Trump non fa marcia indietro sui dazi e pone ora l’attenzione sui settori farmaceutico e dei semiconduttori. Rispondendo ai mercati finanziari, ha dichiarato che l’economia, dopo aver attraversato una fase difficile, sta per affrontare una grande ripresa. “Ci sarà un boom economico e sarà fantastico”, ha affermato, promettendo un afflusso di migliaia di miliardi. Tuttavia, ha precisato di essere disposto a negoziare sui dazi solo se i Paesi coinvolti offriranno “qualcosa di fenomenale”.