Gruppo Sole 24 Ore, Confindustria al rinnovo del CdA, la decisione nel Consiglio di Presidenza del 4 aprile: Silvestri nuovo AD, impasse per il Presidente - RETROSCENA
Venerdì 4 Aprile la definizione della lista per il rinnovo del board, con il nodo per il Consiglio entrante della possibile perdita del Gruppo 24 Ore e conseguente ricapitalizzazione
Confindustria, azionista di maggioranza del Gruppo 24 Ore, è pronta alla definizione delle nomine per la lista per il nuovo Consiglio d'Amministrazione del gruppo editoriale: da quanto appreso da Il Giornale d'Italia infatti, il Consiglio Generale di Presidenza si riunirà venerdì 4 Aprile: la scelta di Emanuele Orsini come nuovo amministratore delegato del Sole è quella di Federico Silvestri, l’attuale Dg Media & Business, come già anticipato da questa Testata, ma nella terna di nomi che saranno al vaglio del Consiglio ci sono anche Gabriele Benedetto, ex Ceo di Telepass, che ha guidato l'azienda dal 2016 al 2023, portandola da azienda di telepedaggio a piattaforma della mobilità, oltre che la stessa Mirja Cartia d'Asero, Ad uscente del Sole, e che alcuni vorrebbero rinnovare (in primis l'ex Presidente Carlo Bonomi).
Impasse sulla Presidenza, il nodo della possibile perdita del "Sole" e conseguente ricapitalizzazione
Impasse in particolare sulla Presidenza, dove il Presidente uscente del Gruppo 24 Ore Edoardo Garrone, che concorreva per il bis, ha votato contro il bilancio della stessa azienda che presiede in occasione del CdA del 27 marzo, convocato per approvare i risultati da sottoporre all’assemblea degli azionisti prevista per il 29 aprile (assemblea che dovrà anche esprimersi sul rinnovo del board).
Dalle informazioni raccolte da fonti vicine al dossier, sembrerebbe che il nodo sul tavolo potrebbe essere il mancato accantonamento per una causa di € 68 milioni a seguito del contenzioso avviato dalla Digit’Ed del fondo Nextalia (presieduto da Francesco Canzonieri), importo che, se appostato integralmente in bilancio, avrebbe comportato una perdita di € 59 milioni (rispetto ad un utile netto positivo per € 9,1 milioni).
Il rischio quindi riguarderebbe il fatto che il CdA entrante dovrebbe avviare un'azione di responsabilità nei confronti del CdA uscente, nonchè un congruo accantonamento a bilancio e la conseguente necessità di convocare un'assemblea ex art. 2447 del Codice Civile per ripianare le perdite in quanto superiori al Patrimonio netto (che ammonta a € 32,5 milioni) e conseguente ripristino del capitale sociale. Inoltre, i membri del nuovo CdA, e in particolare il nuovo Ceo e il nuovo Presidente, si troverebbero nella necessità di ottenere una sorta di "manleva preventiva".
Il 2024 si è chiuso con ricavi per € 214,5 milioni, in calo dello 0,2% rispetto ai 215,1 milioni dell’anno precedente. Il margine operativo lordo (al netto di oneri e proventi non ricorrenti) è rimasto sostanzialmente stabile ad € 27,3 milioni (dai 27,4 milioni del 2023).
I nomi che sono girati per ricoprire il ruolo di Presidente, oltre al bis di Edoardo Garrone, chiamatosi fuori per evitare l'imbarazzo di dover guidare il nuovo CdA con un'azione contro il precedente, sempre da lui presieduto, sono quelli di Luigi Gubitosi (in realtà, a quanto risulta a questa Testata, non interessato), oltre a Massimo Stirpe, Sergio Dompè (che, come anticipato da Il Giornale d'Italia, entreranno in CdA), Maria Carmela Colaiacovo e Ravera Secondina Giulia. Qualcuno vorrebbe invece alla presidenza Alberto Marenghi o Antonio Gozzi, entrambi in corsa per la guida di Confindustria nel 2024 ma battuti da Orsini, Carlo Bonomi, ex presidente, oltre che Carlo Robiglio, ex responsabile per le Piccole e Medie Imprese.
La situazione in ogni caso è tutt'altro che definita e si proverà a trovare una quadra nel Consiglio di venerdì prossimo, dove il Presidente Orsini punterà ad una decisione condivisa e che dovrà prevedere un board con 4 donne e 3 indipendenti su 10.
In tale ambito, Fabio Tamburini, entrato nel gruppo alla direzione il 12 Settembre 2018, succedendo a Guido Gentili, rimarrà come Direttore Responsabile.
Il post su linkedin del Ceo uscente Mirja Cartia d'Asero: "missione compiuta!"
In occasione di approvazione dei dati, mercoledì 27 Marzo, l'ad uscente Mirja Cartia d'Asero ha postato sul proprio profilo linkedin il seguente post:
"Missione compiuta!
Negli ultimi 3 anni sono migliorati tutti i KPI: ricavi cresciuti del 2%, ebitda reported più che raddoppiato (€11,3 mln vs €29 mln), il risultato netto cresciuto del 143% (- €21 mln vs +€9,1 mln), patrimonio netto più che raddoppiato (€13,9 milioni vs €32,5 mln), PFN migliorata del 90% (€ -63,8 mln vs €-6,5 milioni), rendendoci così un Gruppo più solido e indipendente.
Sono fiera di poter affermare che nonostante un contesto complicato a livello macroeconomico per il settore dell’editoria abbiamo ottenuto risultati importanti grazie al contributo di OGNI parte dell’azienda.
Una gioia avere avuto l’onore di servire un gruppo editoriale storico, patrimonio del nostro Paese che dopo momenti grigi e crisi di valori ha ritrovato lo smalto e l’energia per tornare a splendere alla vigilia dei suoi 160 anni, perché -come dico sempre- la prima sostenibilità è quella finanziaria.
Fulcro di questo percorso è stato il rafforzamento della cultura aziendale basata sull’integrità, la sostenibilità e l’innovazione.
Primo gruppo editoriale con la Certificazione per la Parità di Genere, con un Piano ESG e un Codice di Autodisciplina per l’Adozione Etica dell’Intelligenza Artificiale, quotidiano riconosciuto da 7 anni consecutivi come il più affidabile da Reuters e la lista di riconoscimenti potrebbe continuare.
Ringrazio per il supporto costante il Direttore Tamburini e tutte le redazioni che hanno lavorato instancabilmente in sinergia con il resto dell’azienda, chi con me ha inventato nuovi servizi e prodotti, ha contribuito a valorizzare il brand, ad adottare nuove tecnologie e a rendere il Gruppo più internazionale ma soprattutto un luogo di lavoro migliore.
Cresciuta la dimensione multimediale con contenuti di alta qualità sul giornale, sul sito, su Radio 24 (che ha festeggiato il suo record di ascolti), su Radiocor (adesso riconosciuta agenzia di stampa di rilevanza nazionale), con l’organizzazione e la produzione di eventi come il Festival dell’Economia di Trento e mostre, libri e podcast, con la presenza crescente sui social (con il primato su LinkedIn) e nel mondo della Cultura, con il rientro nel settore della formazione con Sole 24 Ore Formazione e con lo sviluppo di banche dati e software e tanti altri servizi per comunità di professionisti, imprenditori e manager.
Sono grata anche a coloro che hanno provato a renderci il percorso più accidentato (e non sono mancati), perché anche grazie a loro abbiamo tirato fuori la grinta.
Il Gruppo 24 ORE oggi è teso al futuro nella sua dimensione multimediale e sostenibile, più aperto ai temi di interesse dei giovani e delle donne che auspico, anzi, confido, rimarranno una priorità del Gruppo.
Lascio una squadra forte, professionisti eccellenti, capaci di far fronte alle tante sfide che ancora sono da affrontare, consapevole che Il Sole 24 Ore ha una sua forza intrinseca capace di superare tutti gli ostacoli e di abbracciare con entusiasmo gli innumerevoli successi che si meriterà."