Borsa, poco mossi i titoli coinvolti nell'operazione con Cdp: TIM -0,65% (€0,273), Poste Italiane +0,88% (€14,83) e Nexi +1,38% (€4,785)

Lo scorso venerdì 14 febbraio Poste Italiane ha acquisito il 9,8% di Tim da Cdp e ha ceduto alla Cassa il 3,8% di Nexi, salendo al 18,25%

Borsa, poco mossi i titoli coinvolti nell'operazione con Cdp: TIM -0,65% (€0,273), Poste Italiane +0,88% (€14,83) e Nexi +1,38% (€4,785). Lo scorso venerdì 14 febbraio Poste Italiane ha acquisito il 9,8% di Tim da Cdp e ha ceduto alla Cassa il 3,8% di Nexi, salendo al 18,25%. 

Telecom Italia è sotto l'attenzione degli investitori a Piazza Affari dopo la decisione del consiglio di amministrazione di Poste Italiane, che nel fine settimana ha stabilito l'acquisto del 9,8% di TIM attualmente in mano a Cdp, che detiene anche una partecipazione del 35% in Poste. L'operazione prevede anche la cessione del 3,8% di Nexi a Cdp. Dopo un calo di venerdì scorso, il titolo TIM ha registrato un incremento dello 0,6% circa, salendo a 0,277 euro, mentre Poste ha guadagnato lo 0,5%, arrivando a 14,8 euro, e Nexi è salita dello 0,2%, raggiungendo i 4,79 euro.

La trattativa tra Poste Italiane e Cdp

La trattativa tra Poste e Cdp prevede che Poste acquisisca la quota di Cdp in TIM, utilizzando sia i proventi derivanti dalla vendita della partecipazione in Nexi sia la propria cassa disponibile. Poste ha sottolineato l'importanza strategica dell'investimento, che consentirà di sviluppare una cooperazione commerciale più stretta tra TIM e Poste, in particolare per il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia. Un aspetto fondamentale di questa operazione riguarda l'avanzamento delle trattative per la fornitura di servizi da parte di TIM per l'accesso alla rete mobile per PostePay SpA.

Equita e Intermonte sul futuro di Tim

Gli analisti di Equita ritengono che l'ingresso di Poste nel capitale di TIM non escluda la possibilità di un'aggregazione con Iliad Italia, soprattutto per quanto riguarda la divisione TIM Consumer. Infatti, se da un lato venerdì scorso le azioni di TIM avevano perso terreno a causa del rallentamento delle speculazioni su una possibile partnership con Iliad (che poteva anche portare a un'OPA), dall'altro l'ingresso di Poste apre la porta a scenari alternativi, come una possibile fusione tra TIM e Poste Mobile. Gli analisti continuano comunque a ritenere che la combinazione TIM Consumer-Iliad Italia resti la più interessante in termini di sinergie e opportunità di risanamento del mercato, sebbene ci siano ancora importanti questioni da risolvere in termini di governance, approvazioni regolatorie e rischi di esecuzione. Equita ha ribadito il rating "Buy" su TIM, con un target price di 0,36 euro per le azioni ordinarie e 0,44 euro per le risparmio, e su Poste, con un target price di 15 euro. Anche Intermonte ha confermato il suo rating "Buy" su TIM, con un target price di 0,38 euro, ma ha sollevato dubbi riguardo le implicazioni antitrust dell'investimento di Poste, poiché le due società sono concorrenti dirette nel settore della telefonia. Un altro interrogativo riguarda la possibilità che Poste ottenga un rappresentante nel consiglio di amministrazione di TIM, come già accaduto per Cdp. Intermonte, rispetto a Equita, esclude un'alleanza tra TIM e Iliad a seguito dell'ingresso di Poste nell'azionariato di TIM. Sebbene un consolidamento tra Poste Mobile e TIM Consumer creerebbe sinergie minori, l'operazione sarebbe meno rischiosa dal punto di vista regolatorio e potrebbe indurre Iliad a considerare un accordo con WindTre, l'ultimo operatore rimasto, dando comunque il via a un risanamento del mercato che favorirebbe anche TIM.

Poste e Cdp: un accordo strategico per il futuro digitale

Il CdA di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha concluso un accordo di swap delle partecipazioni in Tim e Nexi. Poste acquisisce il 9,8% di Tim da Cdp, cedendo in cambio il 3,8% in Nexi. Questo scambio segna l’inizio di un riassetto per Tim, su cui avevano manifestato interesse anche Iliad e il fondo Cvc. Per Poste Italiane, l'acquisizione della quota in Tim ha un valore strategico, in quanto favorisce l’evoluzione dei rapporti commerciali con Tim, inclusa la fornitura di servizi per Postepay, la società controllata da Poste, che potrà accedere all'infrastruttura di rete mobile di Tim. Cdp, invece, aumenta la propria partecipazione in Nexi dal 14,46% al 18,25%, rafforzando il sostegno alla strategia dell’azienda nel settore dei pagamenti digitali. L’operazione include un conguaglio di circa 180 milioni di euro che Poste verserà a Cdp, pagato parzialmente con il trasferimento del 3,8% in Nexi e in parte in contante.