Bollette luce e gas, aumento nel 2025 fino a 365€ in più per famiglia dopo stop Kiev a gas russo verso l'Europa

Il presidente di Nomisma, Tabarelli, parla di una "crisi grave": "Per quanto riguarda i prezzi dell'energia ogni famiglia nel 2025 pagherà per l’elettricità 135 euro in più nell’arco dei 12 mesi. Per il gas, invece, saranno 230 gli euro in più"

Le bollette di luce e gas vedranno un aumento sostanziale nel 2025. Fino a 365 euro in più a famiglia dopo che Kiev ha interrotto il flusso di gas russo verso l'Europa. L'Ucraina non ha rinnovato l'accordo quinquennale tra Gazprom e la società nazionale Naftogaz, ragion per cui si è fermato il transito. Una mossa che oltre a rappresentare una svolta storica, dipinge una situazione difficile per le famiglie per il nuovo anno. Secondo le stime di Nomisma Energia si prevedono rincari fino al 30%, circa 365 euro in più a famiglia l'anno tra luce e gas.

Bollette luce e gas, aumento nel 2025 fino a 365€ in più per famiglia dopo stop di Kiev al flusso di gas russo verso l'Europa

Le bollette di luce e gas vanno verso un aumento di 365 euro in più per famiglia nel 2025. La colpa è di Kiev, e del mancato rinnovo dell'accordo quinquennale tra Gazprom e Naftogaz. A comunicarlo la stessa società statale russa: "Le forniture di gas russo attraverso l'Ucraina si sono interrotte alle 8 ora di Mosca (del 1 gennaio 2025, ndr). Dato che Kiev ha ripetutamente e chiaramente rifiutato di estendere gli accordi in tal senso", l'azienda "ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas attraverso l'Ucraina".

Il presidente di Nomisma, Tabarelli, parla di una "crisi grave": "Per quanto riguarda i prezzi dell'energia ogni famiglia nel 2025 pagherà per l’elettricità 135 euro in più nell’arco dei 12 mesi. Per il gas, invece, saranno 230 gli euro in più. Soltanto tre anni fa, - spiega - le centrali nucleari francesi erano quasi tutte in manutenzione, come se dovessero restare ferme per anni. Ora vanno al massimo dei giri. Rispondono al fabbisogno del Paese e permettono ai francesi di vendere a noi italiani il 20% della energia che consumiamo. Americani e cinesi intanto usano ancora il carbone. L’Europa e l’Italia fanno una bandiera dell’ambiente. Lo capisco. Poi, però, il nostro Paese deve versare contributi record alle famiglie e alle imprese energivore. Agli italiani e alle nuove generazioni dovremmo dire la verità: che la nostra strategia energetica spinge il debito pubblico a livelli quasi insopportabili".