ANAS, nomine slittano dopo l’Immacolata: Gemme e Dibennardo in pole nella corsa ad AD, seguono Lebruto, De Filippis e Giaconia
Aldo Isi, nominato ad di ANAS durante il governo Draghi, potrebbe dirigersi alla guida di RFI al posto di Gianpiero Strisciuglio, il quale salirebbe alla guida di Trenitalia al posto di Luigi Corradi, diretto verso FS International
ANAS, le nomine slittano dopo l’Immacolata: Gemme e Dibennardo in pole nella corsa ad AD, seguono Lebruto, De Filippis e Giaconia. Il ruolo, attualmente ricoperto da Aldo Isi, scelto durante il governo Draghi, potrebbe presto cambiare volto. Tra i candidati più accreditati troviamo Claudio Gemme, attuale Presidente di Fincantieri Infrastucture (e già in corsa per la presidenza di Fincantieri, come anticipato da il GdI) che sembra emergere rispetto a Ugo Dibennardo, ex Direttore Operations di ANAS. In considerazione dell’età di Gemme (76 anni) e della filosofia di Donnarumma, CEO del gruppo, di preferire per la guida delle società operative chi ha esperienze pregresse nella società stessa, Gemme potrebbe essere dirottato verso la Presidenza. Tuttavia le trattative sono aperte e i nomi in gioco sono numerosi.
Ugo Dibennardo potrebbe risultare tra i favoriti per competenza e conoscenza del settore, in quanto anche Amministratore Delegato della Concessioni Autostradali Venete – CAV SpA e CEO presso TX LOGISTIK AG, considerato adatto per affrontare le sfide future dell’azienda.
Un altro profilo in corsa è quello di Umberto Lebruto, attuale Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, la cui nomina potrebbe però essere ostacolata dalla sentenza di primo grado relativa alla strage di Pioltello, attesa a gennaio, fermo restando che in caso di condanna si aprirebbe il processo di appello.
Tra i nomi femminili, in linea con l’obiettivo del governo Meloni di rafforzare la presenza di donne ai vertici delle partecipate, spiccano Sabrina De Filippis, Amministratrice Delegata di Mercitalia e Maria Annunziata Giaconia, Responsabile del Business Regionale di Trenitalia. La De Filippis rappresenta una figura dinamica e apprezzata per le sue competenze manageriali, mentre la Giaconia potrebbe ambire non solo al ruolo in ANAS, ma anche quello di AD di Trenitalia, in caso di riorganizzazioni interne.
L’opzione di Arrigo Giana, attuale CEO di ATM, risulterebbe invece meno probabile.
Aldo Isi, attuale CEO di ANAS potrebbe essere ricollocato all'interno del gruppo alla guida di RFI in sostituzione di Gianpiero Strisciuglio, il quale sarebbe in corsa per diventare AD di Trenitalia, in sostituzione di Luigi Corradi, a sua volta diretto verso FS International per lo sviluppo delle attività estere, che attualmente rappresentano un volume di business di € 3 miliardi.
L’incastro, tuttavia, dipenderà dalla partita politica tra Giorgia Meloni e i vice premier Matteo Salvini (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal quale dipende comunque la decisione finale) e Antonio Tajani. Ogni nome porta con sé implicazioni non solo gestionali, ma anche simboliche e strategiche per il governo. La decisione è attesa entro la settimana del 9 Dicembre e sarà fondamentale per determinare il futuro ANAS, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali.