Campari, dimissioni dell’Ad Matteo Fantacchiotti dopo 5 mesi, gruppo indagato per evasione fiscale da 1 mld, in Borsa titolo -7,5%
Nominati due co-CEO ad interim per gestire la transizione, mentre il titolo tocca i minimi dal 2020. Nel mentre prosegue l’inchiesta della Procura di Milano sulla presunta evasione fiscale del gruppo per 1mld di € su una base imponibile di 5 mld
Campari ha annunciato le dimissioni dell’Amministratore delegato (Ad) Matteo Fantacchiotti dopo soli 5 mesi dall’inizio del suo mandato, "con effetto da oggi per motivi personali", come dichiarato dallo stesso Fantacchiotti. Dopo l’annuncio, si sta registrando un crollo del -6% del titolo di Campari a Piazza Affari. Subito il Consiglio di amministrazione (Cda) dell’azienda ha deciso di nominare Paolo Marchesini, (chief financial and operating officer) e Fabio Di Fede (general counsel and business development officer) come co-Ceo (Chief Executive Officer) ad interim e membri esecutivi di un comitato per la transizione della leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz. Tale comitato, insieme al comitato remunerazione e nomine, sarà anche responsabile per l’identificazione del nuovo Ceo e membro del Cda. Allo stesso tempo, Jean-Marie Laborde, già membro del Cda e del comitato controllo, rischi e sostenibilità, è stato nominato vice-presidente. Le dimissioni al vertice di Fantacchiotti non sono l’unico problema che Campari dovrà affrontare, visto che il 26 giugno scorso la Procura di Milano guidata da Marcello Viola ha aperto un'inchiesta sul gruppo per una presunta evasione fiscale da 1 mld di €, su una base imponibile di 5 e che avrebbe commesso una delle sue società, ossia la holding lussemburghese Lagfin che controlla la maggioranza. L'indagine era stata aperta a seguito di accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. I pm a cui è stato affidato il caso sono Enrico Pavone e Bianca Maria Baj Macario. Nell'ipotesi accusatoria ci sarebbe stata una "stabile organizzazione" in Italia della holding lussemburghese del gruppo e non sarebbero state versate le imposte per anni che vanno dal 2018 al 2020.
Il messaggio di addio dopo appena 5 mesi alla guida del marchio
"È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni", ha dichiarato Fantacchiotti, "e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il Cda e il leadership team". In una nota diffusa da Campari, anche i ringraziamenti del presidente Luca Garavoglia a Fantacchiotti e uno sguardo al futuro del gruppo: "La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti. In continuità con quanto fatto finora, la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l’obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001". Il titolo di Campari, però, in Borsa tratta sui minimi da giugno 2020.
Il CV di Fantacchiotti era stato presentato con entusiasmo da Campari
Il Curriculum Vitae di Fantacchiotti era stato presentato dalla stessa Campari nell’aprile del 2024, quando lo annunciava in un comunicato come nuovo deputy Ceo appena 5 mesi fa: "Dopo la laurea in Economia e Commercio, ha iniziato la sua carriera nel settore cosmetico. Ha poi trascorso più di 20 anni nel settore beverage in Nestlé Waters, Diageo, dove ha ricoperto ruoli chiave nello sviluppo della global luxury division, e Carlsberg Group in varie posizioni manageriali con responsabilità crescenti che vanno dalla gestione dei mercati, alla guida di attività globali di vendite e marketing, apertura di nuove business unit e lancio di nuove attività sia nei mercati emergenti che in quelli sviluppati in tutte le geografie".