Benetton, Bain al lavoro sul nuovo piano di rilancio dopo la perdita di 230 milioni di euro del Gruppo

I tre pilastri del piano prevedono tagli dei costi, cambiamenti al modello operativo e attività visibili e impattanti di marketing per il marchio

Benetton Group arruola Bain, società di consulenza strategica per creare un nuovo piano strategico pluriennale (2024-2029) con l’obiettivo di rilanciare il Gruppo dopo la perdita di 230 milioni di euro nel bilancio 2023, come riportato da il Giornale d’Italia il 28 maggio 2024. Sembrerebbe che la società americana fosse intenzionata a lavorare al rilancio di Benetton Group prima che arrivasse la comunicazione delle perdite da parte del Gruppo.

Le parole di Alessandro Benetton, il presidente di Edizioni

"Preso atto del fallimento del piano impostato dal management (Massimo Renon, ndr), siamo al lavoro per studiarne uno nuovo che permetta il rilancio" di Benetton Group, aveva spiegato qualche settimana alla famiglia il presidente di Edizione, Alessandro Benetton, introducendo il bilancio della holding.

Per preparare le nuove strategie del gruppo dei maglioncini in crisi da un decennio. Per far fronte a questa situazione come riporta MF-Milano Finanza il duo Benetton-Laghi ha arruolato Bain.

Piano strategico 2024-2029, i tre pilastri

Secondo i documenti contabili, il nuovo piano strategico si erigerà su tre pilastri: taglio dei costi, cambiamento del modello operativo e rilancio del marchio. Ci procederà all’efficientamento delle spese generali, alla razionalizzazione del perimetro dei negozi sia diretti che indiretti, alla riduzione dei tempi di ideazione e invio dei nuovi prodotti sul mercato, infatti Benetton impiega 6 mesi contro i 60 giorni di Zara e in ultima istanza verrà rafforzato il canale digitale e l’omnicanalità con “l’attivazione visibili ed impattanti di marketing”.

Rumors riportano che Claudio Sforza, il nuovo amministratore delegato succeduto a Massimo Renon, fosse già al lavoro su questa linea già da marzo, prima di essere formalmente eletto il 18 giugno. L’Ad Sforzaha già creato una centrale acquisti unica per tutto il gruppo. In autunno si dovrebbe fare il punto sui negozi improduttivi, apportando dei tagli per quanto riguarda l’Italia soprattutto in Sicilia.