Profumo (Compagnia San Paolo): "Dimissioni anticipate? Permettono assemblea straordinaria Acri; Intesa? Carte scoperte su nomine in autunno”. Messina: "Si a Gros-Pietro quinquies". Azzone Presidente Acri, Gilli verso la Compagnia - ESCLUSIVA
Accordo all'Acri per Palenzona vicepresidente. Al via la partita Cdp: cresce ipotesi rinnovo del duo Scannapieco - Gorno Tempini. Ipotesi Donnarumma per la rete Tim - Netco - Open Fiber - L'intervista a il Giornale d'Italia
Il Francesco Profumo ha annunciato le sue dimissioni dal vertice della Fondazione Compagnia di San Paolo con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del secondo e ultimo mandato, prevista per la seconda metà di aprile 2024.
Così Profumo ha spiegato a Il Giornale d'Italia i tempi tecnici sulle dimissioni: "L'assemblea della Compagnia di San Paolo si terrà l'8 aprile, e dunque la procedura per il nuovo consiglio sarà nella seconda metà di aprile. Il presidente uscente gestisce la parte fino all'elezione del nuovo presidente; da quel momento poi il nuovo vertice gestisce l'elezione del vicepresidente e dei 3 consiglieri del comitato di gestione. Le mie dimissioni hanno effetto dal 22 di Aprile e questo, oltre che consentirmi di rimanere in carica per la prima parte della procedura della Compagnia, permette anche che si possa tenere l'assemblea straordinaria dell'Acri, che potrò seguire personalmente essendo questa il 21 di aprile. Se fossi rimasto fino alla scadenza del mio mandato invece, e dunque fino alla seconda metà di aprile, sarei scaduto come Presidente della Compagnia e come Presidente dell'Acri, e non ci sarebbe stata nessuna Assemblea straordinaria. Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, invece i nomi per la nuova lista si decideranno in autunno, dunque è in autunno che si delineerà la situazione.”
Intesa SanPaolo, l'ad Messina per il rinnovo del presidente Gros-Pietro; Profumo resta un'opzione
A seguito delle dimissioni anticipate di Francesco Profumo, ha preso corpo l'opzione per la partita di Banca Intesa SanPaolo, il cui rinnovo del board è previsto per Aprile 2025 con l'approvazione del bilancio al 31.12.24. Per la nomina a presidente di Banca Intesa Sanpaolo infatti, come già spiegato da Il Giornale d'Italia lo scorso 28 gennaio, è richiesto preventivamente almeno un anno sabbatico, e gli incastri temporali coincidono perfettamente proprio in virtù delle dimissioni anticipate di Profumo.
In occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 2023 di Intesa Sanpaolo il 6 Febbraio 2024, l'amministratore delegato Carlo Messina ha spiegato come Profumo sia una "persona di estrema qualità con cui collabora efficacemente da tempo e con il quale ha sempre fatto lavoro di squadra su numerosi tavoli". Profumo, ha spiegato Messina, "sarebbe in grado di rivestire qualunque ruolo apicale", ma questo non toglie che la presidenza oggi sia "in ottime mani" e il rinnovo di Gros-Pietro garantirebbe "di evitare rischi operativi e di governance". In sostanza, "Squadra che vince non si cambia", ha lasciato intendere Messina. L'opzione Profumo si potrebbe eventualmente materializzare qualora l'attuale Presidente Gian Maria Gros-Pietro, classe 1942, dovesse decidere di non ricandidarsi. Ricordiamo che Gros-Pietro è stato eletto Presidente del Consiglio di Gestione nel maggio del 2013, ed è presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2016; in caso di riconferma dunque, ricoprirebbe la posizione di vertice di Intesa per la quinta volta.
"Resta comunque da considerare che in tale sede ci saranno varie nomine poiché molti consiglieri perderanno l'indipendenza, causando un generale ricambio nel board e nei comitati", ha concluso l'ad Messina.
Compagnia di SanPaolo, Gilli verso la Presidenza. All'Acri, Azzone Presidente e Palenzona in pole per la vice
L'annuncio delle dimissioni del Presidente Profumo non può che ovviamente innescare anche un altro importante giro di nomine, ossia quello della Compagnia di San Paolo e dell'Acri, l'Associazione delle Casse di Risparmio Italiane.
Secondo i rumors raccolti da Il Giornale d'Italia in ambienti vicini al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo (al quale spetta, in accordo con i vari stakeholder, l'indicazione del nuovo Presidente dalla Fondazione San Paolo, alla quale spetta a sua volta l'indicazione della presidenza di Intesa San Paolo), in dirittura d'arrivo per il ruolo di Presidente della Compagnia dovrebbe essere la candidatura di Marco Gilli, classe 1965, ex rettore del Politecnico di Torino, ora addetto scientifico dell’ambasciata Usa. A seguire, anche se decisamente meno probabili, le candidature di Luca Asvisio, presidente dell’Ordine dei Commercialisti, e Guido Saracco, attuale rettore del Politecnico di Torino. Sembrerebbero tramontate invece le probabilità per Giorgio Barba Navaretti, fratello di Alain Elkann (padre di John - Jaki, Lapo e Ginevra).
Come già anticipato invece, il 21 febbraio si terrà un'assemblea straordinaria per eleggere il successore di Profumo in Acri: dai rumors raccolti negli stessi ambienti, è ormai certa la nomina a Presidente di Giovanni Azzone, attuale presidente di Cariplo, che otterrà probabilmente un si all'unanimità. Il suo mandato sarà però assai breve, un anno per la precisione, poiché tra 12 mesi si dovrà tornare a votare. Inoltre, "potrebbe realizzarsi un accordo tra Cariplo e Profumo, in base al quale il primo appoggerà l’arrivo del vertice di Compagnia San Paolo in Intesa, al posto però del sostegno alla nomina di Azzone alla presidenza dell’Acri".
Si avvicina alla vicepresidenza invece Fabrizio Palenzona, classe 1953 e attuale presidente di Fondazione Crt, che da avversario di Azzone si è tramutato in suo sostenitore, tanto da averlo invitato, come a riconoscerlo già presidente, alla prossima riunione del raggruppamento di 15 fondazioni del Nord Ovest in programma il 15 febbraio a Torino. Essendo poi il nuovo presidente dell'Acri a eleggere il vice, è possibile che Azzone possa tendere la mano a Palenzona in questo senso.
Al via la partita Cdp e l'incastro con TIM, il ruolo delle Fondazioni, di Giuseppe Guzzetti e di Lo Russo, fino al possibile rinnovo del duo Scannapieco - Gorno Tempini
L'assegnazione del vertice Acri darà a sua volta la partenza alle nomine in Cassa Depositi e Prestiti, di cui Il Giornale d'Italia ha già delineato un quadro lo scorso 28 gennaio.
Da consuetudine infatti, è proprio l'Acri l'incaricata di indicare al governo il nome gradito per la presidenza, mentre per quanto riguarda l'amministratore delegato, sarà l'azionista di riferimento, il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ciò non esclude comunque che la parola chiave sarà "lavoro congiunto da entrambe le parti", senza mai volontà di conflitto. La data per l'assemblea delle nomine di Cdp dovrebbe essere quella del 13 o del 24 maggio, anche se non è da escludersi che il governo possa rimandare causa la vicinanza con le elezioni europee.
Per quanto riguarda la presidenza, decisa appunto dalle Casse di Risparmio, sarà determinante il ruolo dei nuovi presidenti di Compagnia San Paolo e Acri, quindi in tutta probabilità Gilli e Azzone, con il coinvolgimento dell'avvocato Giuseppe Guzzetti, classe 1934 e Presidente di Fondazione Cariplo dal 1997 al 2019, colui che, a detta di qualcuno, "darà le carte" in linea con l'opzione che Gorno Tempini possa rimanere in Cdp come Presidente. L'indicazione pervenuta dall'avvocato è quella di scegliere il vertice di Cdp dal dialogo tra Fondazione Sardegna, Compagnia di San Paolo, Cariplo e Crt, i primi quattro enti azionisti di Via Goito.
Tra i nomi circolati in sostituzione di Gorno Tempini era circolato, tra i vari, quello di Gateano Miccichè, che però si sarebbe dichiarato non interessato data la volontà di non lasciare l'incarico come capo di tutta l’area Corporate & Investment Banking del gruppo Banca Intesa Sanpaolo, incompatibile con quello in Cdp.
Per quanto riguarda il ruolo di Amministratore delegato invece, starebbe prendendo corpo l'opzione di riconferma di Dario Scannapieco alla guida di Cdp, supportato da Mario Draghi, diretto verso la Presidenza del Consiglio Europeo.
Stefano Donnarumma, ex ceo di Terna, rimasto fermo all’ultimo giro nonostante fosse il candidato della premier Giorgia Meloni per la poltrona numero uno di Enel, già tra le opzioni per la guida di CDP, potrebbe invece dirigersi verso Netco, anche se la decisione sulla scelta del nuovo Ceo della società che dovrebbe nascere dalla fusione tra la rete di Tim e quella di Open Fiber dovrebbe trovare il gradimento, se non la decisione primaria, dell'americana KKR.
Chi è Francesco Profumo, dalla laurea in Ingegneria alla presidenza Acri
Francesco Profumo, classe 1953, si laurea in Ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino nel 1977 e inizia la sua carriera nella ricerca e sviluppo presso l'Ansaldo di Genova.
Nel 1995 diviene professore ordinario presso il Politecnico di Torino, e dal 2003 è preside della prima facoltà di ingegneria dello stesso.
Già membro del CdA di Reply, di FIDIA S.p.A., Unicredit Private Bank, il 12 aprile 2011 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione di Telecom Italia. Svolge inoltre ruoli di Consigliere per Il Sole 24 Ore e di Pirelli.
Il 16 novembre 2011 è stato nominato Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del governo Monti, e dopo l'incarico ministeriale diventa presidente di Iren.
Dal maggio 2016 è presidente della Compagnia di San Paolo e nel 2019 è eletto presidente dell'Acri all'unanimità.
Chi è Giovanni Azzone, dalla laurea in ingegneria alla presidenza di Fondazione Cariplo
Giovanni Azzone, milanese classe 1962, si è laureato in Ingegneria delle Tecnologie Industriali ad Indirizzo Economico Organizzativo presso il Politecnico di Milano, con la votazione di 100/100 e lode.
È professore di I fascia di Economia ed organizzazione aziendale al Politecnico di Milano dal 1994.
Dal 2014 è Presidente della FUAP-Fondazione Universitaria per la formazione delle Amministrazioni Pubbliche e membro dello Swiss Accreditation Council. Dal 2015, è membro del Comitato Etico di AssoCunsult-Confindustria e del SIBAC-Seoul International Business Advisory Council.
Nel 2016 diviene presidente di Arexpo SpA e membro del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA e nel settembre viene incaricato dal Governo Renzi di coordinare la struttura di missione responsabile del progetto Casa Italia; l’incarico è stato confermato poi dal Governo Gentiloni.
Dal 2019 è membro dello Scientific Advisory Board di NGInfra, organizzazione no profit per lo studio delle infrastrutture di nuova generazione, promossa dai sei principali gestori di infrastrutture olandesi, e nel 2022 diviene membro del Consiglio di amministrazione del Conservatorio di Milano.
Dal 2023 è Presidente di Fondazione Cariplo.
Chi è Marco Gilli, da Microsoft al rettorato del Politecnico di Torino
Marco Gilli, torinese classe 1965, è Professore Ordinario di Elettrotecnica presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino.
Da maggio 2002 a settembre 2003 è stato Preside Vicario della I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino; da ottobre 2003 a settembre 2005 è stato Vice-Preside della stessa Facoltà, con delega alla Laurea di II livello, ai Master ad al Dottorato di Ricerca.
Dal 2007 al 2010 è stato Presidente del Microsoft Innovation Centre.
Nel febbraio 2018 è stato eletto Rettore del Politecnico di Torino per il sessennio 2012 – 2018, con funzioni di rappresentanza legale dell’Ateneo e, nell’ambito delle sue competenze, ha presieduto il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Marco Gilli è membro del Comitato Scientifico della Fondazione ENEL e dal 2015 è membro del Board of Governors del Siebel Energy Institute