Rdc addio, ecco l’assegno di inclusione: fino a 500 euro al mese dal 1° gennaio 2024
La bozza del governo prevede che la somma venga moltiplicata per scala equivalenza. Lo strumento di attivazione da 350 euro sarà destinato ai poveri in grado di lavorare
Addio reddito di cittadinanza. Si chiamerà assegno di inclusione il nuovo strumento di contrasto alla povertà che sostituirà dal primo gennaio 2024 il Rdc. Potrà essere chiesto solo dalle famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60, e potrà arrivare a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi). Lo si legge nella bozza del decreto.
Lo strumento di attivazione scatterà il 1° dicembre 2023
La scala è variabile e vale uno per il primo componente del nucleo familiare, 0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri over 60 o con carichi ci dura, 0,15 per i bambini fino a due anni, 0,10 per gli altri minori. Lo strumento di attivazione previsto inoltre, per le persone tra i 18 e i 59 anni non disabili e non impegnate in attività di cura, ma in situazione di povertà, sarà operativo dal primo settembre del 2023: tale misura sostituirà dunque il reddito di cittadinanza destinato ai poveri che sono però in grado di lavorare.
Per percepire i 350 euro occorrerà prenderne parte ad attività formative
Tale strumento avrà il valore di 350 euro ma sarà erogato solo nel caso in cui chi lo percepisce prenda parte ad attività formative o a progetti utili alla collettività, per tutta la durata e comunque per un periodo massimo di 12 mensilità. Il beneficio economico viene considerato come un'indennità di partecipazione alle misure di formazione lavoro, secondo quanto si legge nella bozza del decreto, che sarà esaminata in Consiglio dei ministri il primo maggio.