Obbligazioni At1, Pfandbriefbank e Aareal Bank non rimborsano i bond: il settore bancario trema
Mossa a sorpresa di Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank che scatena il panico fra gli investitori e gli esperti del settore
Trema ancora il mercato delle banche in Europa. Pfandbriefbank e Aareal Bank non rimborsano i bond AT1 e scoppia il panico in borsa. Sono giorni di grande paura per il futuro delle banche tedesche che continuano a spaventare gli esperti del settore. Nella giornata di ieri, le due banche regionali tedesche che si occupano di finanziamenti di progetti immobiliari ed infrastrutture hanno deciso di non rimborsare in anticipo i titoli AT1 che avevano una opzione "call" a breve. La mossa, de facto, non ha portato alcuna conseguenza pratica al momento se non quella di aumentare i dubbi degli investitori.
Obbligazioni At1, Pfandbriefbank e Aareal Bank non rimborsano i bond
Secondo la prassi, infatti, le banche avrebbero dovuto rimborsare questi bond in anticipo. Il fatto che questo non sia avvenuto non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco in un contesto già teso dopo la vicenda di Credit Suisse dei giorni scorsi. La paura degli investitori è che le banche tedesche non saranno in grado di adempiere nemmeno alla scadenza. Le ragioni di quella che, a primo impatto, potrebbe sembrare una mossa disperata sono però da analizzare. Le banche, pur di non rimanere, al momento, senza titoli in mano hanno, infatti, preferito venir meno alle promesse fatte agli investitori e pagare tassi più alti. Una mossa considerata genericamente inopportuna ma a cui le due regionali sono state portate per evitare danni maggiori.
Si pronunciano anche i leader delle istituzioni europee
Quanto avvenuto ha ulteriormente acceso l'attenzione dei vertici delle principali istituzioni del vecchio continente. Appaiono un po' anacronistiche le parole della presiedente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che all'Euro summit ha affermato: "Il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente perché dispone di solide posizioni patrimoniali e di liquidità ed è forte perché abbiamo applicato a tutte le riforme normative concordate a livello internazionale dopo la crisi finanziaria globale".
Troppo ottimistiche le dichiarazioni di Olaf Scholz che prova a rassicurare: "Non c’è ragione di inquietarsi per Deutsche Bank. La banca è molto profittevole e ha radicalmente modernizzato il suo modello di business".