Nomine partecipate 2023, sul tavolo di Meloni i rinnovi di Enel, Eni, Leonardo, MPS, Poste Italiane, Terna

In dirittura d'arrivo la nomina delle partecipare statali: dalla riconferma di Descalzi all'Eni all'arrivo di Cingolani in Leonardo, dalla possibile riconferma di Del Fante in Poste Italiane alle manovre su Enel e Terna

Si avvicina la data del 30 marzo per la definizione delle liste dei CdA e dei vertici delle aziende partecipate. Per Giorgia Meloni una sfida delicata, già avviata insieme a Giorgetti con la riorganizzazione del MeF con la nomina di Barbieri al posto di Rivera:

Partendo proprio da MPS, la Presidente Patrizia Grieco ha escluso la possibilità di una sua riconferma dicendosi indisponibile mentre l’AD Luigi Lovaglio, che con MPS ha avviato un importante lavoro di ristrutturazione, potrebbe ottenere un nuovo mandato.

Occhi puntati anche su Poste Italiane, quando proprio ieri il lancio del progetto Polis ha visto una grande partecipazione istituzionale: potrebbe essere vicina una possibile riconferma del ceo Matteo Del Fante, ringraziato pubblicamente da Meloni per il nuovo modello di servizi per i Comuni con meno di 15.000 abitanti, anche se il suo nome circola per CDP (al posto di Dario Scannapieco, pupillo del’ex premier Draghi). 

 Per quanto riguarda il condirettore Generale Giuseppe Lasco, le principali opzioni sul tavolo sono di una riconferma o di un passaggio alla guida di Terna laddove l'attuale CEO Stefano Donnarumma dovesse dirigersi ai piani alti di Enel.

Per la posizione di vertice della multinazionale italiana dell’energia, guidata con successo dall’AD Francesco Starace da 3 mandati dal 2014 scalpita Flavio Cattaneo, ceo di Italo.

Per quanto riguarda invece l’AD di Eni Claudio Descalzi, come anticipato da Il Giornale d'Italia, la riconferma sembra ormai certa. Per la presidenza si fa invece largo l’ipotesi Elisabetta Belloni, nome che circola anche per Leonardo, aziende per le quali si auspicherebbe una donna, per quanto l'opzione rinnovo dell'ex Segretario Generale della Farnesina è tutt'altro che remota.

Per quanto riguarda la posizione di CEO dell’azienda leader della difesa e dell’aerospazio, come anticipato in esclusiva da Il Giornale d'Italia, in pole il nome di Roberto Cingolani, già Ministro del dicastero della transizione ecologica, che farebbe cadere dunque le tre opzione interne, ovvero il direttore Lucio Valerio Cioffi, Gian Piero Cutillo, a capo della Divisione Elicotteri di Leonardo,Lorenzo Mariani ad della società missilistica partecipata Mbda Italia.