30 Dicembre 2022
Foto di Isaac Quesada su Unsplash
L'Inail ha dispensato anche quest'anno il report relativo ai "morti sul lavoro": nell'anno 2022 sono 1006 da gennaio a novembre 2022 il dato è in diminuzione del 9,9% rispetto all'anno precedente. Gli infortuni invece sono 652.002, quest'ultimo dato è in crescita del 29,8%.
Orvieto, 28 dicembre 2022, 36enne cade in uno scavo profondo 5 metri in un metanodotto, batte la testa e muore. Bollate, 27 dicembre 2022, 52enne viene stritolato da un compattatore auto e muore. Cessalto, 14 dicembre 2022, 43enne inala esalazioni di una cisterna di stoccaggio del vino e muore. Cos'hanno in comune? Stavano lavorando.
Carlo Clemente, Hamd Yoisri e Dritan Mecaj sono solo tre vittime sul lavoro del 2022, che, purtroppo ne conta molte di più. I numeri rilasciati dall'Inail sulla sicurezza sul lavoro da gennaio a novembre hanno ancora dell'incredibile. In questi undici mesi i morti sul lavoro sono ben 1006. Il numero di denunce di infortuni sul lavoro è ugualmente stupefacente: 652.002.
Ma rispetto allo stesso periodo nell'anno scorso, invece, come è andato il 2022? I dati, in realtà, non sono così rincuoranti. Benché le morti siano decresciute del 9,9%, non si può dire lo stesso gli infortuni non mortali e delle malattie. Gli infortuni hanno fatto un balzo in avanti del 28,9%, registrando 652.002 rispetto ai 502.458 del 2021. Le patologie di origine professionale sono cresciute del 9,7%: quest'anno sono state ben 55.732.
L'Inail ci tiene inoltre a raffreddare ulteriormente gli animi. Innanzitutto, bisogna aspettare i numeri di dicembre per poter trarre un bilancio complessivo. In più i dati sono lenti da processare e, talvolta, le denunce arrivano in ritardo, quindi non è ancora possibile sbilanciarsi in merito al miglioramento.
Si legge: "Gli open data sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all'andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all'effetto distorsivo di punte occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall'istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell'intero 2022, con la conclusione dell'iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia e per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19".
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