Tetto al contante, il vero tema è la libertà di scelta. Benedetto Croce al tempo del Pos
Ognuno, dal consumatore all’esercente, deve fare come vuole e come meglio crede. Senza perdere troppo tempo sulla questione Pos o non Pos
Già la politica è la cosa più noiosa del mondo. Se poi si incarta sul Pos e sul tetto al contante a 10, 30 o 60 euro, non se ne esce più. L’Unione europea, per esempio, ha imposto il limite al contante a 10mila euro. Averceli. Ecco qual è la questione di fondo: agli italiani interessa avere i soldi per pagare. E tra caro energia, inflazione e stipendi maltrattati non è cosa da poco. Come farlo, tramite bancomat o banconote, è secondario. Il vero tema, semmai, è un altro: la libertà di scelta. Prendere e rileggere Benedetto Croce al tempo del Pos.
Tetto al contante, il vero tema è la libertà di scelta: anche al ristorante
Sarà capitato a tutti di andare al ristorante sprovvisti di contanti ma col fedele (e piangente) bancomat nel portafogli. E sarà capitato a tutti di andare verso la cassa convinti di poter pagare con la carta. A quel punto l’addetto al pagamento allarga le braccia, si finge sconsolato e dice “mi spiace, non ho il Pos”. Che fare? Lavare i piatti per una settimana? Lasciare la moglie in ostaggio al ristoratore e uscire a cercare un Atm per prelevare? C’è chi ha optato per la seconda opzione e non è più tornato indietro a prendere la moglie. Ma tant’è. Il ristorante non accetta il bancomat e tu vuoi pagare con la carta? Semplice: cambi locale. Libertà di scelta, sempre.
Sarà capitato a tutti anche di avere un parente anziano, magari la suocera di vostra moglie, quella che avete lasciato al ristorante. Gli anziani hanno una teoria tutta loro sul denaro: sotto al materasso e via. Probabilmente, ladri permettendo, resta la cosa migliore. Il fatto è che la grande maggioranza degli 80enni non ha carte di credito né altre diavolerie simili (loro direbbero così). E usa il telefono per telefonare, non per pagare. Semplicemente va in posta, ritira la pensione e paga in contanti. Anche perché è più facile tenere il conto dei soldi spesi. Hai una pensione di 1.000 euro? Alla fine del mese guardi quanto ti è rimasto sotto al materasso e in un attimo calcoli il tuo budget di spesa mensile, cosa più complicata da fare col bancomat o con le carte di credito, per le quali devi conservare ricevute e scontrini e perdere un giorno per sommare tutte le spese, rischiando di tralasciare qualcosa.
Tetto al contante, gli inutili tweet di Selvaggia Lucarelli sui tassisti
E il taxi? Selvaggia Lucarelli, da mesi, ha intrapreso un’inutile crociata su Twitter per denunciare i tassisti che non hanno (o fingono di non avere) il Pos. Anche qui: sarà capitato a tutti di prendere un taxi per far perdere le tracce dopo aver lasciato la moglie in ostaggio al ristorante. In effetti ci sono conducenti che dicono che il Pos non funziona o che ti guardano storto quando esibisci la carta al posto dei contati. Libertà di scelta, ancora: è sufficiente chiedere al tassista se ha il Pos. E se non ce l’ha (o finge di non averlo) ringrazi e prendi un taxi dotato di macchinetta per il pagamento elettronico, anche perché non tutti hanno il tempo di Selvaggia Lucarelli, che sembra prendere apposta i taxi senza Pos per twittare quella che secondo lei è una notizia interessante.
Importante: la libertà di scelta vale sia per il consumatore sia per l’esercente. Ognuno fa i propri conti e agisce di conseguenza. Insomma: ognuno deve fare come vuole. La libertà, secondo Benedetto Croce, è l’inizio e la fine dell’individuo. Ed è concepita come “libertà da”. In questo caso, libertà da Pos o da contante. Con buona pace (fiscale) di Matteo Salvini e di tutti gli altri.