Gas, Consiglio sull’Energia concluso con un rinvio del Price Cap a novembre, Fratin: "Corridoio per il metano e revisione Ttf"
Al primo impegno ufficiale per il ministro Fratin, il Consiglio Ue sull'Energia conferma le distanze sui metodi relativi al price cap. Il Consiglio accetterebbe solo quello dinamico in via temporanea
L'Europa discute sul cap del Gas e fa il punto sulla riunione di novembre, ma il Presidente del Consiglio sull'Energia rimanda a novembre la discussione cruciale, mentre oggi si sottolinea che per adesso non c'è ancora unità per poter parlare sul tetto al prezzo del gas. Si ma quale price cap? Perchè mentre in Europa si affannavano a dire "no", compresa Ursula Von der Leyen che ha detto sì "in via temporanea" solo a quello dinamico, di versioni al cap sul gas ne sono uscite tante: compresa l'ultima, quella francese, di un cap al solo gas che serve a produrre elettricità. La proposta oltre a essere finita in un report della Commissione Europea (che stigmatizza che a perderci sarebbe stata prima di tutto l'Italia), è stata bocciata dalla stessa Germania che invece apre a sorpresa al cap dinamico. Ma sul gas l'unità non c'è ancora e il Presidente del Consiglio dell'Energia europeo, Josef Sikela non fa che sottolinearlo e rimanda tutto a novembre.
Consiglio europeo dell'Energia, le proposte di Fratin: "Corridoio per il metano, rinnovabili, revisione del TTF"
Il primo appuntamento istituzionale in Lussemburgo per il neo ministro Gilberto Picchetto Fratin comincia male: prima ha confuso il Consiglio Ue con il Consiglio d’Europa, organizzazione umanitaria slegata da Bruxelles. Come non bastasse ha scambiato il TTF con il "Transport, Telecommunications and Energy" (TTE), vale a dire l'indice del gas.
Al netto di tutte queste gaffe, Fratin ha proseguito con la linea precedente tentuta dall'Italia: dinanzi all’assemblea presieduta dal ceco Josef Sikela e il Commissario Ue all’Energia, Kadri Simson, il ministro Fratin ha continuato a sostenere la necessità di un Price Cap dinamico. Anche Cingolani si è recato all'appuntamento e nessuno più di Cingolani si è sempre opposto al Cap sul Gas (inteso come tetto europeo concepito allo stato puro, vale a dire la prima proposta avanzata dalla Francia e a cui si oppone la Germania).
In particolare le richieste dell'Italia al Consiglio d'Energia europeo si sono concentrate su:
- Rivedere l’indice Ttf con uno meno volatile.
- Investimenti verso le fonti rinnovabili: per Fratin l’idrogeno potrebbe diventare il carburante del futuro e andrebbe finanziato con i fondi del Pnrr, tuttavia occorrono "gradualità e flessibilità" nonché "condizioni di parità tra gli operatori".
- Valutazione della creazione di un "corridoio" per la fornitura di gas metano, con una risposta in termini brevi entro l’appuntamento fissato per il 24 novembre.
Consiglio europeo dell'Energia, Price Cap rimandato al 24 novembre
In pratica la riunione di oggi si è concentrata sul discutere i punti all'ordine del giorno della più importante riunione di novembre dove si discuterà sul Cap riguardante il gas di tipo dinamico (la tipologia sottoscritta da Italia, Grecia, Polonia e Belgio) nato a seguito del Congresso di Praga dove i paesi dell'Ue hanno dicusso tutti i non paper e le varie proposte messe sul tavolo.
E quindi se Berlino dice no alla versione del Cap sul gas voluta dalla Francia, dice "ni" alla versione italiana del cap dinamico, tenuto anche conto che ormai il gas è sceso sotto ai 100 dollari a megawattora. Il Ministro dell'energia tedesco Robert Habeck ha infatti evidenziato di volere "limiti di prezzo dinamici, dobbiamo mantenere la sicurezza degli approvvigionamenti" e "prevenire le oscillazioni speculative sulle borse in modo da non aumentare la suscettibilità del mercato in situazioni di tensione".
E quindi cosa ha fatto sì che al Consiglio europeo si dicutesse del Cap Sul gas? Sicuramente il report ufficioso uscito dalla Commissione europea e fatto visionare per conoscenza a Reuters, da cui si apprende della sua esistenza. Ma occhio a non cadere negli equivoci: il documento citato da Reuters e riportato da Il Giornale d'Italia fa riferimento alla proposta francese, ossia quella sul tetto al prezzo del gas usato per produrre elettricità e non all'ipotesi di Price Cap dinamico (su cui invece la Germania si è detta favorevole n.d.r.).
Consiglio europeo dell'Energia, Price Cap rimandato al 24 novembre ma Fratin si fa accompagnare da Cingolani: "Sul gas ho bisogno di te"
Mentre quindi l'Europa si da appuntamento a novembre per discutere meglio sulla tipologia di cap più fattibile: durante l'assemblea di oggi vengono stilati gli argomenti all'ordine del giorno per il 24 novembre e sono quelli definiti dal minsitro Fratin.
Fratin però in Lussemburgo si è recato col suo predecessore: Roberto Cingolani a cui aveva chiesto una mano.Come riportato da Il Foglio infatti il ministro molto umilmente avrebbe chiesto al suo predecessore di essere accompagnato al Conglio europeo.
E lo stesso Cingolani sul Cap al gas ha il dente avvelenato. A fine settembre aveva infatti detto: "Se non si dovesse fare quello europeo, dovremmo fare quello nazionale". Poi ci fu il vertice di Praga e uscì la proposta di un Price Cap dinamico, ovvero modificato, che includesse la correzione al TTF di Amsterdam richiesta oggi da Fratin.
Sempre Cingolani disse appena tre giorni fa: "Ci abbiamo messo un anno per fare il price cap del gas. Nel frattempo le speculazioni del mercato hanno fatto aumentare il prezzo della materia prima di dieci volte senza alcun motivo fisico, mettendo in ginocchio milioni di cittadini e imprese".
E insomma pare che la Germania (che ha bocciato sin dal primo momento il Cap sul gas n.d.r.), stavolta si sia convinta sulla bonta di un Cap dinamico come manovra per evitare di finire di nuovo in terapia intensiva e quindi evitare le oscillazioni. Ce la faranno dunque ad approdare a una soluzione? Per adesso il cap sul gas resta agonizzante. La scelta di adottarlo a livello europeo, seppur con una variabile, sembra sia sulla via del tramonto nonostante la mezza approvazione della Germania, ma la sentenza è stata nuovamente rinviata e non più al 4 novrembre, ma al 24 novrembre prossimo: "Bisogna monitorare quanto durerà la discesa del prezzo al TTF di Amsterdam".