Bce, passa la linea dura: “Tassi rialzati di 0,75 punti”. Ue a rischio recessione, Borsa di Milano -0,3%
Accontentati i falchi del board che invocavano la linea dura, mentre le colombe predicavano cautela per scongiurare una possibile recessione
È stata una decisione dura. La più difficile. La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 0,75 punti base. Il tasso principale sale a 1,25%, il tasso sui depositi a 0,75% e il tasso sui prestiti marginali a 1,5%. Si tratta di un provvedimento ancor più diretto dopo il primo aumento di 0,50 punti dello scorso 21 luglio, che aveva messo fine all’era dei tassi negativi. Falchi e colombe erano divisi. I primi avevano annunciato ai mercati che il rialzo sarebbe stato corposo, cioè da 0,75 punti base, circostanza che si è poi verificata. I secondi, tra cui l’italiano Fabio Panetta, membro dell’executive board della Bce, avevano messo in guardia il board sul rischio di recessione dell’Ue.
Bce, tassi rialzati di 0,75 punti: “Ue a rischio recessione”
Sul tavolo dei 19 membri nazionali, più i 6 del consiglio direttivo, c’erano le ultime statistiche economiche, aggiornate ad agosto. L’inflazione ha toccato il nuovo record di 9,1%, nei Paesi baltici viaggia sopra il 20% da mesi. La previsione fatta a luglio dallo staff per il 2022 (6,8%) è stata rivista, rafforzando le convinzioni di chi credeva fosse necessario un provvedimento radicale. Isabel Schnabel, che rappresenta la Germania nel comitato esecutivo, aveva dichiarato che “la determinazione è meglio delle cautela, anche a rischio di una crescita inferiore e di una maggiore disoccupazione”. Panetta, invece, aveva detto a Milano Finanza che “l’aggiustamento dovrà considerare pienamente le condizioni economiche dell’Eurozona. Questo implica essere consapevoli che la probabilità di una recessione sta aumentando”. Secondo Panetta, resta da capire se ci sarà “un rallentamento significativo o addirittura una recessione”. L’economista, alla fine di agosto, ne aveva parlato anche all’European economic association alla Bocconi di Milano. “Dovremo tenere in considerazione l’economia, le possibilità di recessione stanno aumentando nella zona euro”, aveva spiegato. “Le probabilità di una recessione in Europa stanno aumentando come conseguenza della pandemia, degli choc economici e della guerra tra Ucraina e Russia”.
Bce, tassi rialzati di 0,75 punti: “Ue a rischio recessione”
Dopo i messaggi dei falchi delle ultime settimane, i mercati avevano già acquisito un rialzo da 75 punti. Scendere a 50 avrebbe significato segnalare con forza il rischio di una recessione ormai imminente. Questa mattina, in attesa dell’annuncio del presidente della Bce, Christine Lagarde, i mercati erano partiti col freno a mano tirato. La Borsa di Milano, dopo l’annuncio della Bce, ha proseguito in rosso. Poco prima delle 15 l’indice principale FtseMib cedeva lo 0,34%. L’ipotesi di un rialzo jumbo di 0,75 punti spaventava molti, non soltanto le colombe del board. Tutt’ora diversi analisti ritengono possa essere azzardato muoversi troppo quando si è sul precipizio della recessione. Ma ormai la decisione è stata presa.