Piano Gas, Cingolani: "Gli italiani sanno fare sacrifici, la Russia non ci spaventa"
Sul piano gas, Cingolani si dice convinto che "gli italiani sanno fare sacrifici" e resta fiducioso per il tetto dei 180 euro, benché sia sempre 7 volte in più rispetto al 2021
Non sono bastate le parole del Ministro dell'energia russo Shulginov, che ieri ha annunciato che tutti i paesi del G7 che accetteranno di applicare il Price Cup, saranno eliminati dalla rosa dei clienti della Russia che non avrà nessun problema a saturare comunque il mercato interno e reindirizzare le materie prime.. più chiaro di così si muore.
Piano Gas, Cingolani: "Gli italiani sanno fare sacrifici"
Invece il nuovo piano messo a punto dal ministero è quello di applicare un tetto al prezzo dell'elettricità di 180 euro al megawattora. È sempre il doppio rispetto ai 26 euro del 2021, ma comunque si risparmia se considerassimo il prezzo che attualmente lambisce i 300 euro e mira, almeno secondo la Gazprom, ad un record di 2 mila. Una magra consolazione dunque.
Il guaio è che Cingolani considera le minacce di Mosca "superabili" attraverso "i sacrifici degli italiani". Stessa visione dragoniana del premier pro tempore che, il 7 aprile 2022, durante la conferenza stampa di presentazione del Def a Palazzo Chigi ha avvertito: "La pace o i condizionatori accesi?".
Ma in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Cingolani si dice proprio convinto di questo piano, ignorando persino che il distacco dal gas russo potrebbe costare altri due anni e mezzo di atroci sofferenze che, nel frattempo, potrebbero bruciare tutti i risparmi degli italiani. Sulla Russia infatti il ministro afferma che "sta dando grande sofferenza ai cittadini, mentre noi non daremo grande sofferenza ai nostri. In pochi mesi, con un'operazione ampia di differenziazione delle sorgenti, abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo. E grazie al nostro programma la dimezzeremo ulteriormente".
In pratica, una gara a chi fa soffrire di meno.
Piano Gas, Cingolani: "Quanto sarà freddo l'inverno?"
Ma alla domanda "quanto sarà freddo l'inverno?", Cingolani glissa e rimanda tutto all'etica del sacrificio, contraddicendo quanto ha detto poco prima: "Il nostro piano non è draconiano e non impone sacrifici onerosi, perché abbiamo lavorato bene ed è forse questo ad aver creato qualche nervosismo. Gli italiani sono un popolo molto forte e hanno capito l’importanza della sfida aperta da una guerra scellerata. Nessuno pensi che l’Italia non sia in grado di accettare minimi sacrifici per una giusta causa".
E per quanto riguarda invece la chiusura dei rubinetti da parte della Russia, cingolani si dice convinto che ciò non avverrà drasticamente, mal gradualmente e noi potremmo adattare i sacrifici allargando il piano anche al comparto industriale che, nell'ultimo decreto emanato dal ministero, è rimasto escluso. Secondo cingolani il Nord stream andrà "a singhiozzo", cioè elargirà solo il 10% di quanto dovrebbe far fluire verso l'Europa. Magari 10 o 15 milioni di metri cubi al giorno rispetto ai 150-170 che vengono erogati a pieno regime.
Piano Gas, Cingolani: "Importante l'impegno di Eni e Snam"
Cingolani ammette che il piano elaborato da Bruxelles e recepito e attuato anche dall'Italia, permetterebbe di risparmiare dagli 8 ai 9 miliardi di metri cubi al giorno. Il doppio rispetto ai 4 miliardi di metri cubi.
Ma la scelta del Price Cup resta ancora la partita da giocare, Cingolani si dice speranzoso che la Commissione Europea ne recepisca l'importanza anche perché questo consentirebbe di disaccoppiare il costo delle energie rinnovabili dal termoelettrico.
Cingolani però ammette che l'indipendenza dal gas rosso sarà completata soltanto entro dicembre 2024 anche grazie all'impegno di Eni che lavorerà alla differenziazione a Snam per gli stoccaggi che ci consentono di guadagnare già 25 miliardi di metri cubi ed una stima di crescita di altri 12 miliardi l'anno.
Tuttavia il rigassificatore di Piombino che garantirà 5 miliardi l'anno sarà pronto a gennaio 2023, mentre Ravenna all'inizio del 2024.
Cingolani inoltre si dice pronto a restare al suo posto anche se dovesse vincere Giorgia Meloni.