Bolletta Italia 2022, il ministro Daniele Franco choc: "Può passare da 43 a 100 miliardi”
Il responsabile dell'Economia ha parlato al forum Ambrosetti: "Le prospettive nell'immediato sono problematiche ma contiamo di ridurre il rapporto debito/Pil di alcuni punti"
Il ministro dell’Economia Daniele Franco a Cernobbio al Forum Ambrosetti lancia l'allarme sul costo della bolletta energetica: "Le importazioni nette di energia passano dai 43 miliardi del 2021 ai 100 miliardi che potrebbero esserci nel 2022". Si tratta di un incremento "di 60 miliardi circa, 3 punti circa di Pil, un deflusso di risorse dall’Italia verso i Paesi produttori energetici".
Bolletta Italia 2022, Daniele Franco: "Da 43 mld a 100 mld”
"Quest’anno abbiamo cercato di accelerare il percorso per l’indipendenza dal gas russo entro il 2024, ma stiamo cercando di fare anche prima", ha continuato il ministro Franco. “È stato superato l’83% di capacità di stoccaggio per il gas. Questo volume ci permetterà di affrontare l’inverno, che non si presenta facile", ha continuato: "Le prospettive sono problematiche nell’immediato e si registra un rallentamento dell’economia mondiale rispetto alle precedenti revisioni, la questione dei prezzi del gas e dell’energia e un progressivo aumento dei tassi d’interesse".
Capitolo Pnrr. "Il piano andrà visto e rivisto strada facendo, ma non ritengo sia pensabile riscriverlo: questo sarebbe solo un modo per bloccare la sua realizzazione, anche perché il piano mira ad affrontare nodi e debolezze strutturali del nostro Paese. Di obiettivi ce ne sono tanti a partire dal cambiamento che viene richiesto alla nostra Pubblica Amministrazione che deve essere in grado di progettare, monitorare e valutare i risultati non solo in quanto a regolarità". E ancora: "Abbiamo stanziato 4 miliardi di euro per contribuire alla campagna di stoccaggio del gas e abbiamo al momento superato l'83% della nostra capacita' di stoccaggio. Questo ci aiuterà a superare il prossimo inverno che comunque non si presenta facile" .
Infine il ministro ha parlato della riduzione del debito/Pil. "Anche quest'anno contiamo di ridurre il rapporto debito/Pil di alcuni punti percentuali, per assicurare questa riduzione abbiamo tenuto invariato negli interventi effettuati al 5,6% l'obiettivo di deficit quest'anno. Avessimo un debito piu' basso avremmo piu' margini di manovra, per questo e' bene che la riduzione del debito prosegua". "I dati dell'ultimo trimestre sono relativamente buoni, ma le prospettive nell'immediato sono problematiche, con il rallentamento dell'economia mondiale rispetto alle recenti previsioni, il progressivo aumento dei tassi d'interesse, dei prezzi dell'energia e del gas, e gli effetti del cambiamento climatico", ha concluso Daniele Franco.