Lavoro, dati Istat giugno 2022 sostanzialmente positivi, anche per destagionalizzazione. Nei prossimi mesi possibile decelerazione
In termini prospettici, le indagini presso le imprese iniziano a mostrare segnali di rallentamento delle intenzioni di assunzione mentre i dati sul complesso dell’Eurozona hanno mostrato che a giugno il numero di disoccupati è tornato a salire per la prima volta da più di un anno
In termini assoluti i dati di giugno 2022 sul lavoro sono positivi con livelli di occupazione e attività molto forti, aumento forza lavoro, completo recupero dei livelli pre-Covid e indicazioni di un ridimensionamento del trend di precarizzazione del lavoro che aveva caratterizzato la ripresa nel 2021 (nell’ultimo bollettino anche Bankitalia segnalava che si stanno verificando trasformazioni di contratti a tempo attivati negli ultimi due anni in contratti a tempo indeterminato).
Non escluderei comunque che i dati mensili di giugno siano in parte spiegati da problemi di destagionalizzazione (anche negli anni scorsi, non solo quelli della pandemia, c’è stata volatilità sui dati occupazionali estivi). Inoltre si veniva da due mesi di dati non propriamente brillanti con aumenti degli inattivi e calo degli occupati.
In termini prospettici, le indagini presso le imprese iniziano a mostrare segnali di rallentamento delle intenzioni di assunzione mentre i dati sul complesso dell’Eurozona hanno mostrato che a giugno il numero di disoccupati è tornato a salire per la prima volta da più di un anno. È quindi possibile che anche in Italia nei prossimi mesi il mercato del lavoro possa decelerare sull’onda del rallentamento ciclico.
Di Andrea Volpi