Reddito di cittadinanza, la frecciata di Bonomi: "Abbiamo Ministro del lavoro che deve trovare lavoro ai navigator"
L'attacco del numero uno di Confindustria alla misura introdotta per volontà del governo gialloverde che ironizza: "In Italia abbiamo creato veramente l'apoteosi"
La frecciata di Bonomi: "Abbiamo ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator". Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi sceglie il palco dell'assemblea di Assolombarda, l'associazione più rappresentativa dell'organizzazione degli industriali, per attaccare frontalmente una delle misure simbolo di questa legislatura e dei governi che si sono succeduti fino all'arrivo di Mario Draghi: il reddito di cittadinanza. Il numero uno degli industriali sottolinea con una certa dose di ironia uno dei paradossi della misura: la precarietà dei navigator, ossia di quelle figure professionali che dovrebbero trovare lavoro ai beneficiari del sussidio. "Abbiamo un ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator che erano stati presi per trovare lavoro a chi non ce l'aveva", la bordata rivolta ad Andrea Orlando del Partito democratico.
Reddito, Bonomi: "Abbiamo Ministro del lavoro che trova lavoro ai navigator"
Il riferimento velenoso di Bonomi è al rinnovo del contratto che riguarda quasi 1900 navigator in giro per l'Italia. Il loro rapporto di lavoro con l'Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) è terminato lo scorso 30 aprile e nelle settimane precedenti la scadenza dei contratti si sono fatti sentire con dei presìdi sotto il ministero della Pubblica Istruzione e quello del Lavoro, incontrando anche i sindacati e lo stesso ministro del Lavoro.
Alla fine, la loro vicenda si è risolta con la classica soluzione all'italiana: non più rapporto di lavoro subordinato ma una continuazione del rapporto sotto forma di Cococo per quattro mesi, dal 23 maggio al 23 settembre. In attesa di un nuovo accordo in autunno. Viene naturale, però, chiedersi con che spirito e con che motivazioni possano lavorare i navigator con prospettive certe che non vanno oltre la stagione estiva. Tanto che la mediazione non era per niente piaciuta ai 13 governatori delle Regioni di centro-destra che non avevano risparmiato le critiche a Orlando.
La soluzione di Confindustria: "Basta bonus, servono le riforme"
"Quando noi avevamo criticato le politiche attive del lavoro all'interno del reddito di cittadinanza sembrava lesa maestà. Gli effetti li stiamo vedendo. Abbiamo creato veramente l'apoteosi in Italia", ha sottolineato ancora Bonomi rivolgendosi agli industriali presenti in platea. La posizione di Confindustria è chiara: anziché cercare di tamponare le difficoltà con bonus e sussidi che non risolvono i problemi e rappresentano uno spreco di risorse pubbliche, occorre affrontare "i nodi strutturali" dell'Italia.
Ora, con le risorse del Pnrr messe a disposizione dall'Europa, è possibile realizzare quelle riforme che il Paese aspetta da 30 anni - è la posizione espressa da Bonomi anche a margine dell'assemblea - per diventare "moderno, efficiente, sostenibile e inclusivo", ha ribadito il numero uno degli industriali.