Generali, Caltagirone non molla: "Il CdA eletto dovrà tener conto del nostro 45%"
Il Cavalier Francesco Gaetano Caltagirone ha poi dichiarato: "Fin quando lo riterrò ragionevole, continuerò a operare perché il cambiamento avvenga"
Il Cavalier Francesco Gaetano Caltagirone, a ridosso del termine dell'Assemblea finale di Assicurazioni Generali, che ha visto vincere la cordata Donnet, non molla e dichiara:
"Gli azionisti hanno votato: la maggioranza (oltre il 55%) ha preferito proseguire con Donnet piuttosto che l’alternativa di sviluppo proposta dal mio Gruppo.
Sono convinto che Generali possa essere migliore e possa crescere molto. Per questo il mio gruppo ha presentato una lista che ha avuto il 42% dei voti, tutti gli italiani sono con noi senza eccezioni e sono tutti soci stabili. Soci che vogliono che Generali rimanga una società radicata in Italia e legata all’Italia.
Chi è socio stabile vuole che insieme al grano che si semina ad ottobre e si raccoglie a giugno, si pianti l’albero che darà frutto negli anni.
La speculazione, invece, vuole prendere subito quello che può e scappare.
Sono convinto che parte del risultato sarà comunque conseguito perché un consiglio di amministrazione eletto dal 55% dei voti non potrà non tenere conto dell’altro 45%.
Sono mancati i voti dei soci stranieri più lontani dalla realtà italiana, che credo non abbiano pienamente percepito quanto sia necessario il cambiamento per una società forte a lungo termine che deve rimontare le posizioni perse negli ultimi venti anni.
Fin quando lo riterrò ragionevole, continuerò a operare perché il cambiamento avvenga.
Ringrazio chi ci ha sostenuto e supportato votandoci."