Manovra 2022, raggiunto l'accordo sul Superbonus: cosa cambia

L'esame degli emendamenti prenderà il via oggi in Commissione di Senato: ecco cosa e come potrebbero cambiare i bonus previsti nella manovra 2022

Dopo la riunione tenutasi al palazzo del Ministero dell'Economia tra vertici e rappresentanti di Governo sulla manovra 2022, la Commissione bilancio del Senato è pronta dare il via oggi, lunedì 20 dicembre 2021, alle votazioni per quanto riguarda le modifiche al Superbonus, la riduzione dei requisiti contributivi per l'accesso all'Ape social dei lavoratori edili, le esenzioni Tosap e infine il potenziamento del bonus mobili. I nuovi testi, firmati ieri sera, dovrebbero arrivare oggi in mattinata in Commissione. L'esame degli emendamenti prenderà il via nel primo pomeriggio e dovrebbe proseguire fino a martedì mattina.

Superbonus, raggiunto l'accordo: cosa cambia

Nella serata di ieri, domenica 19 dicembre 2021, al Ministero dell'Economia è stato trovato l'accordo sul Superbonus. Secondo quanto si apprende, sarà, con ogni probabilità, cancellato il tetto Isee di 25.000 euro previsto per le ville unifamiliari mentre resterebbe il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno. Per quanto riguarda il bonus mobili e elettrodomestici, il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50% potrebbe salire da 5mila a 10mila euro.

Il Governo e la maggioranza avrebbero poi deciso di prorogare di altri tre mesi nel 2022 l'esenzione della Tosap-Cosap, la tassa sui tavolini che ristoranti e bar pagano per l'occupazione del suolo pubblico. Potrebbe poi abbassarsi da 36 a 32 anni la soglia di contribuiti per gli operai che lavorano in campo edile che vogliono accedere a 63 anni all'Ape sociale. La proposta ieri sera è stata avanzata dalla Commissione tecnica sui lavori gravosi presieduta da Cesare Damiamo e sembra aver avuto buoni riscontri. 

Manovra 2022: come cambia

Per quanto riguarda il prelievo fiscale, le aliquote potrebbero presto abbassarsi da cinque a quattro ed essere al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, al 35% tra 28.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Diverso potrebbe essere invece il discorso per le detrazioni per reddito da lavoro dipendente: per questo è previsto che per i redditi fino a 15.000 euro l'importo della detrazione non sia inferiore a 690 euro o se a tempo determinato non inferiore a 1.380 euro. Per i redditi fino a 15mila euro resta il bonus Renzi da 100 euro. Al tempo stesso 835mila lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva potrebbero dire addio all'Irap.

Slitteranno inoltre di tre mesi (quindi a marzo 2022), con ogni probabilità, le addizionali regionali e comunali all'imposta sull'Irpef. Altre misure riguardano le bollette di luce e gas: stando a quanto si apprende, chi non riuscirà a pagarle nei primi quattro mesi del prossimo anno, potrebbe avere la possibilità di rateizzare gli importi. Sono inoltre pronti a essere stanziati 1,8 miliardi di euro in più per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.

Rifinanziato con altri 68 milioni di euro per il 2022 il bonus tv e decoder. 912 milioni saranno invece utilizzati per potenziare il bonus sociale. Si pensa a un fondo di 150 milioni per sostenere gli operatori economici di alcuni dei settori più colpiti da Covid e chiusure, quelli del turismo, dello spettacolo e dell'automobile. In arrivo anche altri 180 milioni per la scuola.