Superbonus 110%: il nuovo Decreto antifrode prevede la sospensione della cessione dei crediti fino a 30 giorni

Dal Consiglio dei Ministri arrivano le strette sul Superbonus 110% . La bozza del Dl antifrode vuole frenare i "furbetti" ed eliminare la corruzione

A rivelare una parte della bozza relativa alla cessione dei crediti è l'Adnkronos, che ha visionato la bozza del Decreto Legge anti frode. Nella bozza è scritto: "L'Agenzia delle entrate può sospendere, fino a trenta giorni, gli effetti delle comunicazioni delle cessioni", di crediti legate al Superbonus edilizio 110%, "anche successive alla prima, e delle opzioni inviate alla stessa Agenzia che presentano profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo".

La bozza del nuovo Decreto modifica il Superbonus 110%

Tale Decreto, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, verrà varato per evitare che i "furbetti" si approprino, in maniera non conforme alle norme, di alcuni bonus. Non è l'unico bonus né l'unico provvedimento che vedrà delle strette finalizzate a limitare le frodi. Nel testo è fatto riferimento alla dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui il Superbonus 110% sia utilizzato dal beneficiario in detrazione della propria dichiarazione dei redditi sarà comunque necessario l'obbligo di visto". L'eccezione sarà fatta solo se la dichiarazione "è presentata direttamente dal contribuente attraverso l'utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate, ovvero tramite il sostituto d'imposta che presta l'assistenza fiscale (per tali dichiarazioni, infatti, l'Agenzia delle entrate può già effettuare controlli preventivi sulla dichiarazione presentata). Al momento, invece, il visto è richiesto solo nel caso di opzione, in luogo della fruizione diretta del Superbonus 110%, per la cessione del credito o per lo sconto in fattura".

Il disappunto del Movimento 5 Stelle sulla modifica del Superbonus 110%

Non l'hanno presa bene questa notizia alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui il viceministro dell'economia e delle finanze Laura Castelli. In una nota, fonti di governo dei 5 Stelle, fanno sapere che la rimozione del comma 7 dalla bozza del decreto "avrebbe appesantito di burocrazia uno strumento che abbiamo semplificato". Altri deputati del M5S hanno affermato in una nota che "il Dl sui controlli alle procedure di cessione del credito legate ai bonus edilizi e al Superbonus, all’esame di Consiglio dei ministri, pone a carico del cessionario una serie di incombenze tali da comportare il rischio che si blocchi l’intero meccanismo. Effettuare dei controlli preventivi per scongiurare eventuali abusi non deve significare vanificare la portata e l’efficacia delle agevolazioni, attuando quello che di fatto diventa un vero e proprio boicottaggio".