Francesca Caricchia, Page Group: “Le aziende sono consapevoli del gap di genere e vogliono colmarlo”

L’intervista del Giornale d’Italia a Francesca Caricchia, Executive Director di Michael Page

Empowerment femminile, diversity, parità di genere: assi portanti imprescindibili per la costruzione di un futuro di crescita economica che sia socialmente sostenibile. Il gender gap infatti non riguarda solo le donne, ma è una sfida sostanziale per garantire il benessere di tutta la società.
Secondo i dati raccolti all’interno del Report 2021 del World Economic Forum tuttavia, la pandemia pare aver aggravato la condizione: nel 2021 infatti il gap è ancora del 67,7%.  Questo significa che in media, il divario si è ampliato di quasi 0,6 punti percentuali rispetto alla precedente edizione dell'indice. Geograficamente, la top 10 mondiale continua ad essere dominata dai paesi nordici, con Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia. Tuttavia un futuro “più roseo” pare palesarsi anche nel nostro Paese che guadagna 13 posizione, classificandosi quindi al 63esimo posto tra i 156 Paesi presi in considerazione dalla survey. Un accenno di miglioramento anche se la strada è ancora tutta in salita. [Leggi qui il report completo]

La questione è sicuramente al centro di molti dibattiti, tema principe anche nelle tavole rotonde del G20 che in queste ore si tiene a Milano. Ma qual è la condizione concreta delle donne oggi? Come le aziende affrontano il tema della diversity?

Per rispondere a queste domande ci siamo rivolti direttamente a Francesca Caricchia, Executive Director di Page Group, tra i leader delle agenzie di recruting. 

Page Group, Caricchia: "Gender gap, le aziende ricercano sempre più figure femminili"

 

VIDEO-Page Group, Caricchia: "Gender gap, le aziende ricercano sempre più figure femminili"

Dal vostro punto di osservazione avete riscontrato un mutamento nel coinvolgimento delle donne all’interno del mondo del lavoro? Le aziende in generale come si pongono rispetto al tema della diversity?

Dal nostro punto di vista, che sicuramente è un punto di vista preferenziale dato che ci occupiamo di ricerca e selezione del personale per le aziende, abbiamo riscontrato sicuramente un maggior coinvolgimento delle donne. Abbiamo sempre proposto delle short list eterogenee ai nostri clienti, riscontrando però che la selezione tendeva a orientarsi, soprattutto per alcuni ruoli, verso profili maschili. Da qualche tempo a questa parte invece stiamo notando sempre di più una scelta di figure femminili per posizioni apicali ma anche di più basso profilo ma tecnico. Questo conferma il trend del momento: le aziende sono ormai consapevoli del gap di genere e vogliono colmarlo.

Quali sono i profili più ricercati dalle aziende?

Le aziende in questo momento cercano profili tecnici o figure che possano fornire competenze in termini di arricchimento. Ambiti in cui c’è molta ricerca di personale sono l’information technology e il farmaceutico e, in generale, sono molto richiesti profili con lauree in materie scientifiche e STEM.

Quanto è importante fornire dei nuovi modelli che possano ispirare le lavoratrici del futuro?

È fondamentale che ci siano delle figure femminili leader all’interno di un posto di lavoro anche per essere di riferimento e ispirare tante altre donne. Abbiamo notato che le aziende che non hanno leader femminili cercano sempre di più di arricchirsi di questi profili tramite noi. 

La pandemia ha duramente colpito le giovani madri. Quanto è importante creare modelli che possano far conciliare la vita privata con quella lavorativa?

La pandemia ha duramente colpito le giovani madri, costrette a casa con un duplice ruolo. È anche vero che le aziende che avevano già cominciato a svolgere il lavoro parzialmente da remoto con la pandemia hanno messo l’acceleratore sotto questo punto di vista. Questo aspetto ha fatto sì che molte donne possano lavorare con più flessibilità. Non nego che nel momento del cambio di lavoro sempre di più ci viene chiesto se l’azienda offre flessibilità e smart working. È indubbio che oggi un’azienda deve essere flessibile e disposta allo smart working per attirare talenti.