Addio a Bill Viola, morto per alzheimer il Caravaggio della videoarte apprezzato in tutto il mondo, aveva 73 anni

Tra le sue opere più importanti The Reflecting Pond, The Greeting e la serie dei Martyr

Bill Viola, considerato il Caravaggio della videoarte, è morto all'età di 73 anni per alzheimer. È stata la moglie Kira Perov a rendere noto il suo decesso: "È con grande tristezza che il Bill Viola Studio condivide la notizia della morte di Bill Viola, uno dei più importanti artisti contemporanei al mondo - si legge - Si è spento serenamente a casa il 12 luglio, all'età di 73 anni. La causa della morte è il morbo di Alzheimer".

Addio a Bill Viola, morto per alzheimer il Caravaggio della videoarte apprezzato in tutto il mondo

Bill Viola è stato uno fra i più apprezzati artisti nell'ambito della videoarte. Lascia la moglie e collaboratrice di lunga data, Kira Perov, direttrice del Bill Viola Studio, i figli Blake e Andrei Viola e la nuora Aileen Miliman. Nel corso della carriera ha sempre cercato di descrivere l'uomo e il confine tra la vita e la morte. Negli ultimi anni ha anche sconfinato sul terreno del sacro: nel novembre 2009 Bill Viola partecipò all’incontro di Benedetto XVI con gli artisti e subito dopo per la cattedrale londinese di Saint Paul elaborò due video per immagini di altare che rappresentano la Madre di Dio e San Giovanni Battista.

I suoi video sono stati spesso accostati ai vecchi quadri della Passione: uno di quelli che maggiormente ha colpito il pubblico è la Visitazione, un omaggio a Pontormo. Tra le sue opere più importanti The Reflecting Pond, The Greeting e la serie dei Martyr. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra l'insorgenza dell'alzheimer e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.

Dagli anni novanta in poi molti suoi lavori cambiarono. L'artista decise di farsi da parte per raccontare maggiormente gli altri. "La vera questione si trova più in profondità: chi sei tu quando sei da solo? Chi sei tu quando sopravviene l’idea? Chi sta davvero realizzando il lavoro?Io considero ciò che sto facendo come un viaggio. È un percorso lungo una vita. Ha origine nel profondo, dentro di me, in un luogo del quale non ho il controllo. È un dono. Io so che sarò in viaggio lungo questo percorso fino al giorno in cui morirò, o almeno finché la voce interiore non mi abbandonerà. Questa verità mi dà forza. È l’essenza di ciò che faccio, di chi sono. Si basa su una combinazione di certezze e di mistero", diceva.