CALIGOLA E CLAUDIO - Storia de Roma Antica, Cap. XXVIII - Inizia un periodo caotico dovuto a imperatori non all'altezza.

La “Storia de Roma Antica” scritta in sonetti in dialetto romanesco (con approfondimenti storici curati dall'Autore).

Inizia per Roma un periodo problematico e caotico dovuto ad una serie di imperatori decisamente non all'altezza.

Capitolo XXVIII


CALIGOLA E CLAUDIO


Caligola creò tanto malumore:

se comportò da pazzo scatenato,

nun zolo pe’ ‘r cavallo senatore¹,

e sùbbito finì morto ammazzato.


“Nominamo Claudio - disse ‘r zenato -,

puro si zagaja e nun za gnente

de potere, è l’urtimo parente

e solo lui pô avecce ‘r principato²…”


A la fine fu mejo der previsto:

portò ai Romani groria, tesori,

strade e province nôve. Fu ben visto


nun zolo da sordati e senatori,

ma puro da chi credeva in Cristo:

fu l’urtimo dei num perzecutori³.


NOTE:

¹ Nominò senatore Incitatus, il suo cavallo.

² In quanto unico maschio adulto della dinastia giulioclaudia.

³ Claudio fu l’ultimo imperatore a disinteressarsi dei cristiani.

PARAFRASI – CALIGOLA E CLAUDIO

Caligola creò tanti malumori: si comportò da pazzo, non solo per aver nominato senatore il suo cavallo, e subito fu assassinato. “Nominiamo Claudio – disse il senato -, anche se è balbuziente e non sa nulla di politica resta comunque l’unico parente e solo lui può diventare imperatore...” Alla fine governò meglio del previsto: portò ai Romani gloria, tesori, strade e nuove province. Fu ben visto non solo da soldati e senatori, ma anche dai cristiani, dato che fu l’ultimo degli imperatori non persecutori.

approfondimento storico

Introduzione a "Storia de Roma Antica"

Prefazione a "Storia de Roma Antica"