Autostrade, da giugno 2026 via a rimborsi fino al 100% per chi resta bloccato nel traffico più di 3 ore e per chi fa ritardo per cantieri
Dal 2026 rimborsi automatici per ritardi dovuti a cantieri e blocchi del traffico in autostrada: nuove soglie, app unica e tutele anche per i pendolari
Rivoluzione per le autostrade italiane nel 2026. Da giugno del prossimo anno, infatti, prenderanno il via i rimborsi per gli automobilisti danneggiati dai ritardi causati sia da cantieri, che dal traffico. Si parla di un rimborso fino al 100% dell'importo del biglietto per chi resta bloccato per più di 3 ore.
Autostrade, da giugno 2026 via a rimborsi fino al 100% per chi resta bloccato nel traffico più di 3 ore e per chi fa ritardo per cantieri
Dal 2026 cambierà radicalmente il sistema di tutele per gli automobilisti che viaggiano sulla rete autostradale italiana. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha infatti approvato una delibera che introduce rimborsi automatici per ritardi causati da cantieri e blocchi del traffico, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e qualità del servizio. Una piccola rivoluzione che coinvolgerà tutte le concessionarie, uniformando regole e modalità di compensazione.
Le misure entreranno in vigore in due fasi: entro il 1° giugno 2026 per i disagi su tratte gestite da un unico concessionario, mentre si arriverà al 1° dicembre 2026 per i percorsi che coinvolgono più gestori. Fino al 31 dicembre 2027, l’ART monitorerà l’impatto della riforma e valuterà eventuali aggiustamenti.
Per quanto riguarda i cantieri, il diritto al rimborso dipende dalla lunghezza del percorso e dallo scostamento dei tempi di viaggio. Sotto i 30 km, il rimborso è dovuto indipendentemente dal ritardo; tra 30 e 50 km, serve un ritardo di almeno 10 minuti; oltre i 50 km, la soglia sale a 15 minuti. I pendolari avranno le stesse tutele degli utenti occasionali, con la possibilità di recedere dall’abbonamento se i lavori rendono difficoltoso il percorso abituale.
Non mancano però le esclusioni: niente rimborso se l’importo è inferiore a 10 centesimi, se è già prevista una riduzione generalizzata del pedaggio, o in caso di cantieri emergenziali legati a incidenti, maltempo o frane. Per la fase iniziale, saranno esclusi anche i cantieri mobili, sebbene resti l’obbligo di segnalazioni puntuali all’utenza.
Sul fronte dei blocchi del traffico, la compensazione sarà commisurata alla durata: 50% del pedaggio tra 60 e 119 minuti, 75% tra 120 e 179, 100% oltre le tre ore.
Una novità importante sarà l’introduzione di una App unica nazionale, attraverso cui gli utenti potranno gestire rimborsi e informazioni sul traffico, senza dover ricorrere ai portali dei singoli concessionari.
Per le concessioni vigenti, è previsto un recupero graduale dei costi sostenuti per i rimborsi tramite pedaggio fino al 2030, con un impatto definito “quasi impercettibile”. A regime, i concessionari non potranno più scaricare queste spese sui viaggiatori.