Addio a Claudio Lombardi, morto a 83 anni l'ex team principal Ferrari in Formula 1 e ideatore della Lancia Delta S4 da rally
Oltre al suo contributo tecnico, Lombardi si impegnò anche sul fronte ambientale. Dal 2012 al 2017 fu assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria e sostenne il Comitato Stop Solvay, in prima linea contro l’inquinamento prodotto dal polo chimico locale
Il motorsport italiano e internazionale piange la scomparsa di Claudio Lombardi, ingegnere e motorista tra i più influenti degli ultimi decenni. Aveva 83 anni. Originario di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, è ricordato per il suo ruolo da team principal in Ferrari e per essere stato il progettista della leggendaria Lancia Delta S4, una delle vetture simbolo dell’epoca d’oro del rally.
Addio a Claudio Lombardi, morto a 83 anni l'ex team principal Ferrari in Formula 1 e ideatore della Lancia Delta S4 da rally
La carriera di Lombardi prese slancio negli anni ’80 con la Squadra Corse Lancia, nel pieno della spettacolare ma pericolosa era del Gruppo B. Suo il progetto della Delta S4, un concentrato di innovazione: un motore quattro cilindri da 1.759 cm³ dotato sia di compressore volumetrico Volumex che di turbocompressore KKK K27, in grado di superare i 530 cavalli nella versione da gara. Telaio reticolare in acciaio, sospensioni capaci di reggere accelerazioni elevatissime e trasmissione con differenziale Ferguson autobloccante completavano un’auto diventata mito.
Dopo il ritiro della Lancia dai rally, Lombardi fu chiamato in Ferrari, dove negli anni ’90 guidò prima il Dipartimento motori e poi, brevemente, anche la direzione sportiva. In un periodo di transizione tecnica, introdusse soluzioni all’avanguardia come il comando pneumatico delle valvole e l’ottimizzazione dei sistemi di aspirazione e lubrificazione. Il suo contributo fu decisivo nella ristrutturazione dell’area motori tra il 1991 e il 1994.
Conclusa l’esperienza in F1, si dedicò ai motori delle Ferrari Gran Turismo, per poi collaborare con Aprilia alla realizzazione del motore della RSV 1000, che dominò il Mondiale Superbike nei primi anni 2010, guidata da campioni come Max Biaggi e Sylvain Guintoli.
Oltre al suo contributo tecnico, Lombardi si impegnò anche sul fronte ambientale. Dal 2012 al 2017 fu assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria e sostenne il Comitato Stop Solvay, in prima linea contro l’inquinamento prodotto dal polo chimico locale. La sua competenza tecnica e il suo impegno civile lo resero un punto di riferimento anche per la tutela del territorio.
Colleghi, ingegneri, piloti, ambientalisti e appassionati lo ricordano oggi come un uomo di grande visione, capace di coniugare tecnologia e responsabilità sociale. La sua eredità resta impressa nei successi sportivi, nei progressi tecnici e nel suo amore per la propria terra.