Caso Tramontano, cognata di Impagnatiello condannata a risarcire 25mila euro, giudici: "Comprò l'auto del killer per farlo sembrare nullatenente"
L'auto era stata venduta, nell'agosto 2023, a Laura Ciuladaite per 10mila euro, la metà del suo valore, e a lei intestata
La cognata di Alessandro Impagnatiello, il barman condannato all'ergastolo per aver ucciso il 27 maggio 2023 la compagna Giulia Tramontano incinta di Thiago, dovrà risarcire circa 25mila euro alla famiglia della vittima per aver comprato l'auto del killer con l'obiettivo di farlo figurare nullatenente. È la sentenza del Tribunale civile di Milano secondo cui l'auto avrebbe subito un passaggio di proprietà tra Impagnatiello e la cognata finalizzato a "diminuire la consistenza patrimoniale" dell'omicida evitandogli così il pagamento dei risarcimenti alla famiglia di Giulia.
Caso Tramontano, cognata di Impagnatiello condannata a risarcire 25mila euro: il fatto
L'auto, la T-Roc Volkswagen su cui Impagnatiello aveva caricato e trasportato il corpo di Giulia e quello di Thiago in grembo dopo averli uccisi in casa a Senago (Milano), per poi abbandonarli nell'intercapedine di alcuni garage, risultava di proprietà dell'assassino reo confesso. Condannato all'ergastolo, i giudici della Corte d'Assise - nel quadro del risarcimento spettante alla famiglia della vittima - avevano stabilito delle provvisionali, precisamente 200 mila euro a testa per i genitori e 150 mila ciascuno per il fratello e la sorella. Impagnatiello infatti era risultato nullatenente. Tuttavia, a quanto si apprende dalla sentenza del Tribunale civile milanese, Impagnatiello aveva incaricato il fratello Omar, tramite procura speciale, di gestire i conti correnti e l'auto. Auto poi venduta alla moglie di Omar, Laura Ciuladaite, "all'esclusivo fine di sottrarre il predetto bene alle ragioni creditorie dei familiari di Giulia Tramontano". Impagnatiello doveva cioè risultare nullatenente per non pagare le spese di risarcimento alla famiglia dell'ex compagna. Alla donna fu dunque venduta l'auto per 10mila euro - prezzo dimezzato rispetto al valore del bene - nell'agosto 2023, e a lei intestata.
Caso Tramontano, cognata di Impagnatiello condannata a risarcire 25mila euro: 20mila euro i soldi dell'auto e altri 5mila quelli per spese legali
A quanto emerso, "verosimilmente era noto al fratello e alla cognata" ciò a cui sarebbe andato incontro Impagnatiello anche "in termini di verosimili conseguenze risarcitorie derivanti da un delitto così grave". Questo perché, secondo il Tribunale, nel nucleo familiare "si condividono notizie, preoccupazioni, scopi e sentimenti". Il giudice Francesco Pipicelli, dando ragione alla famiglia Tramontano legalmente rappresentata da Rosario Santella e Giovanni Cacciapuoti, ha così revocato la compravendita del veicolo condannando Laura Ciuladaite a rifondere ai familiari della vittima 20mila euro (il reale valore dell'auto) e altri 5mila euro di spese legali. Nell'ottobre 2024 inoltre Laura Ciuladaite aveva denunciato il furto dell'auto ma l'assicurazione si era rifiutata di risarcire perché erano affiorati "elementi contradditori e anomali tali da ritenere che i danni lamentati (...) non appaiono riconducibili alla dinamica denunciata".